LAZIO ultime notizie VITERBO – www.unonotizie.it - Il servizio finanziario del Comune di Viterbo ha deciso di sospendere i pagamenti per le spese con natura di investimento fino al 31 ottobre 2012 non perché non ci siano materialmente i soldi in cassa, ma perché bisogna rispettare i limiti normativi imposti dalla Comunità europea attraverso il Patto di Stabilità, uno strumento di controllo che impone degli obiettivi finanziari. Ogni ente locale, dunque, ha l'obbligo di garantire l'equilibrio contabile del proprio Patto evitando lo sforamento, cioè il disavanzo potenziale. Se contabilmente si va oltre questo limite, nonostante la capienza di cassa, non si possono più autorizzare pagamenti.
Il Governo ha lanciato un salvagente agli Enti locali con il Patto regionale verticale rafforzato che da quest'anno presenta alcuni elementi di novità. Due le fasi. La prima si è conclusa lo scorso 10 settembre. In pratica lo Stato ha messo contabilmente a disposizione delle Regioni italiane 800 milioni di euro da ripartire tra gli Enti locali per l'alleggerimento dei rispettivi Patti di Stabilità. C'è però una condizione. Le Regioni dovranno contribuire con una propria quota nella misura dell'1,2 per cento.
Sulla base delle nostre proiezioni, il Comune di Viterbo ha chiesto alla Regione Lazio che gli venga assegnata una quota complessiva di 9 milioni di euro affinché possa essere rispettato a fine anno il Patto di Stabilità. Fino a questo momento, la Regione ha ripartito tra tutti i comuni del Lazio la prima tranche, cioè gli 800 milioni attribuiti dallo Stato. La quota a disposizione di Viterbo è pari a 4 milioni e 950 mila euro.
A questo punto scatta la seconda fase che scade il prossimo 31 ottobre. Entro questa data la Regione dovrà ripartire tra i comuni laziali la quota di propria competenza. A Viterbo, quindi, dovrebbero essere assegnati altri 4 milioni di euro che permetteranno di far quadrare i conti sbloccando il gap finanziario-contabile che, di fatto, non consente, a tutti i comuni che sforano i limiti del Patto, l'utilizzo delle proprie risorse di cassa.
La decisione di sospendere i pagamenti fino al 31 ottobre dunque, ancor più perché il bilancio di previsione non è stato a oggi approvato, è stata dettata soltanto dalla prudenza, in attesa che la situazione rientri nella normalità con il trasferimento della quota regionale.
D'altra parte, chi ha deciso in passato di non tenere conto dei limiti imposti dalla normativa europea, continuando a spendere, ne ha pagato le conseguenze. Eclatante il caso del sindaco di Torino, Piero Fassino, che nel 2011 ha sforato il Patto pagando i servizi. Conseguenza: riduzione permanente dei trasferimenti statali per un importo pari allo sforamento. Le ripercussioni sulla gestione futura dell'amministrazione torinese saranno pesantissime e ricadranno tutte sui cittadini. Noi, con uno stop di circa un mese, abbiamo voluto evitare situazioni così drammatiche e di lunga durata.
Giulio Marini
Sindaco di Viterbo