LOMBARDIA ultime notizie MILANO – www.unonotizie.it – Aria di cambiamenti a Milano nel settore delle piccole e medie imprese e dello sviluppo economico Non è stato difficile, per un ingegnere aeronautico di origine siriane, realizzare il proprio sogno: si è messo in proprio con un capitale molto, molto ridotto. Prima lavorava come consulente esterno a partita IVA per varie aziende nel settore della progettazione meccanica, poi il lavoro è incominciato a calare, alcune delle aziende per le quali lavorava hanno incominciato a chiudere e la situazione sembrava mettersi male.
Il decreto sviluppo firmato dal ministro Corrado Passera ha però permesso all’imprenditore milanese di realizzare un progetto che, per motivi economici non era mai riuscito a realizzare: in meno di una settimana il giovane ingegnere ha infatti aperto la sua azienda che oltre alla progettazione meccanica si occupa anche di web design e di organizzazione di eventi sportivi. La scelta sembra essere stata quella giusta, perché iniziano a entrare anche i primi lavori.
Il professionista di cui sopra è uno degli oltre 200 giovani precari che, grazie al decreto 138 del 29 agosto scorso, sono riusciti a inventarsi un posto di lavoro a costo ridottissimo: per under 35 e non è ora possibile, infatti, aprire una srl con un solo euro di capitale. Le formule sono in realtà due: srl semplificata per gli under 35 e srl a capitale ridotto per tutti gli altri. Nel primo caso è prevista l’esenzione da spese di bollo, notaio, diritti di segreteria e si spendono in media 368 euro, per la seconda formula non ci sono agevolazioni.
Secondo una stima di Infocamere sono poco più di 200 le imprese nate da quando il decreto messo a punto dal ministro Passera è entrato in vigore, con una media di 10 richieste al giorno. La metà delle start up finora avviate sono in Lombardia, 16 nella sola Milano. L’età media dei giovani milanesi che hanno dato vita alle aziende a “costo zero” è di 27 anni, in base ai dati forniti dalla Camera di Commercio del capoluogo lombardo. A Milano i settori maggiormente investiti dalla novità sono quelli dei servizi e del commercio e le domande sono in continua crescita.
Situazione differente nella capitale, dove, secondo un’inchiesta del mensile Corriere Università, fino al 10 settembre non era ancora possibile aprire un’azienda con formula semplificata per ritardi nel recepimento della normativa. Secondo i giornalisti che si sono occupati dell’inchiesta il costo reale per l’apertura di un’azienda nella capitale era, infatti, ancora di circa 1000 euro, anche se la struttura societaria era quella della srl semplificata, contemplata dal decreto Sviluppo.