Stilata la classifica dei capoluoghi virtuosi del Belpaese: Viterbo si attesta, in base al valore considerato, tra il 41° e il 52°posto, una mezza via che accomuna gran parte dei centri italiani delle stesse dimensioni.
I criteri utilizzati dal Sole24Ore per redigere la classifica dei comuni più virtuosi, e più spendaccioni, hanno riguardato ad esempio le spese sostenute dall’amministrazione per incarichi esterni: qui Palazzo dei Priori, nel 2011, ha speso 320 euro ogni 100 abitanti, un importo che lo colloca al 45° posto in Italia. Ovvero lontanissimo dai comuni più virtuosi, come ad esempio Terni, che nello stesso periodo ha speso solo 16 euro, ma anche da Udine, che di euro ne ha spesi addirittura 1.813.
Il quotidiano economico di Confindustria ha preso in esame dieci capitoli di spesa e in ciascuno di essi Viterbo si colloca sempre a metà classifica. Senza infamia e senza lode. In un paio di voci, però, occupa la parte alta della graduatoria, quella riservata alle città spendaccione. E’ il caso della voce “Comunicazione e rappresentanza”, per la quale, nel 2011, Palazzo dei Priori ha speso 1.089 euro ogni 100 abitanti. Ben 300 e passa euro più di Roma Capitale (754). Solo Rieti, nel Lazio, ha fatto peggio con 1.778.
Altra nota dolente è quella della “Manutenzione ordinaria Immobili e auto”, per la quale Viterbo ha speso 2.580 euro ogni 100 abitanti, collocandosi al 34° posto a livello nazionale. Più di tutti gli altri capoluoghi di provincia del Lazio esclusa Roma che, con 5.488 euro ogni 100 abitanti si piazza al 6° posto in Italia. Ma il paragone tra il patrimonio immobiliare e il parco auto della Capitale con quello di Viterbo non è nemmeno lontanamente proponibile.
Viterbo si colloca invece nella colonna sinistra della graduatoria, quella riservata ai virtuosi (si fa per dire), per quanto riguarda i contratti del servizio rifiuti, per i quali, nel 2011, ha speso 9.203 euro ogni 100 abitanti, collocandosi al 63° posto. Bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno anche per le ''Utenze'', con 5.095 euro ogni 100 abitanti (57° posto) e “Affitti e noleggi'', con 975 euro ogni 100 abitanti (60° a livello nazionale).
In tutte le altre voci prese in considerazione dallo studio de Il Sole 24 Ore, Palazzo dei Priori si trova a metà classifica, andando dal 41° al 52° posto.
Va tuttavia precisato che la graduatoria è stata stilata esclusivamente sull’ammontare della spesa, senza tenere conto della qualità servizi prestati. A Milano, ad esempio, il trasporto pubblico costa al Comune il 60% in più rispetto a Roma, ma funziona molto meglio. Quindi, la spesa è almeno in parte giustificata.