Politica & Attualità, ultime news Roma - La Procura indaga su Belsito che in casa teneva una cartella intestata a "the family", chiusa in cassaforte. Umberto Bossi presenta le sue dimissioni da segretario della Lega. Il movimento sara' guidato da un triumvirato composto da Roberto Maroni, Roberto Calderoli e Manuela Dal Lago. La 'terna' restera' alla guida del Carroccio fino al Congresso che, fonti del partito, danno per il prossimo autunno. A convocarlo dovra' essere il Consiglio federale. Il Federale di oggi, che ha accettato le dimissioni irrevocabili del Senatur, si e' invece concluso con la decisione di nominare Bossi presidente della Lega.
Il nuovo tesoriere della Lega, al posto di Francesco Belsito, sara' Stefano Stefani, attuale presidente della commissione Esteri della Camera.
THE FAMILY - Con enorme sforzo di fantasia, il tesoriere della Lega Francesco Belsito avrebbe lasciato in cassaforte un cartella intestata a "The family". I carabinieri l'avrebbero scovata tra la documentazione sequestrata ieri. Lì, secondo gli investigatori, potrebbero trovarsi le prove delle somme versate ai familiari di Umberto Bossi. Gli atti sono ora all'esame dei pubblici ministeri di Napoli, Francesco Curcio, Vincenzo Piscitelli e John Henry Woodcock. Intanto oggi si riunisce il consiglio federale del partito per nominare il nuovo tesoriere.
IL FIGLIO DI BOSSI SI DIFENDE - "Io personalmente di soldi da Belsito non ne ho mai ricevuti, mi occupo di altre questioni, sono impegnato solo nello sport e sono fuori da tutte le cose del partito. Comunque ha fatto bene a dimettersi". Cosí Riccardo Bossi, primogenito di Umberto. "Mio padre- continua Riccardo Bossi- e' una persona pulita, totalmente estraneo a queste storie, ci metto la mano sul fuoco e non solo la mano. E' una persona per bene che ha dedicato la sua vita interamente alla politica. Se poi persone intorno a lui si sono comportate male non lo so". "Complotto della magistratura? Si', quello si'. E' evidente l'attacco dei giudici nei confronti della Lega, l'unico movimento che e' fuori dal potere e all'opposizione. La Lega non piace all'Europa e al pensiero politico europeo", conclude.
SI SMARCA ANCHE ROSY MAURO - "Smentisco categoricamente tutte le notizie riguardanti la sottoscritta riportate dalla stampa". Lo afferma la vicepresidente del Senato, Rosi Mauro, precisando che "le accuse nei miei confronti e nei confronti del Sinpa, il sindacato padano che ho contribuito a fondare e che mando avanti con assoluta serieta' e trasparenza, sono del tutto infondate".
Fonte: Agenzia Dire
www.dire.it
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