“Non riusciamo a rassegnarci”. Ormai sull’orlo della chiusura, la sorte della
casa editrice sta a cuore a molti. Un’attività che è riuscita sempre e a
testa alta a mantenere la propria indipendenza di scelte editoriali,
un’occasione per giovani e meno giovani di veder coronato il proprio
ideale di lasciare un segno nel tempo pubblicando le proprie storie,
le proprie ricerche scientifiche, le proprie composizioni artistiche.
“Una casa editrice è una risorsa per tutti gli abitanti di un
territorio. Non si tratta soltanto di un’impresa privata, e di questo
Ghaleb ha dato più volte prova, non puntando al mero arricchimento
personale. Si tratta piuttosto di un bene pubblico”. Di qui nasce una
proposta che ha il sapore di una sfida.
“Se acquistassimo tutti un solo libro direttamente presso la sede dalla Casa Editrice, o attraverso questo sito, entro la prima metà di gennaio, forse potremmo permettere all’editore di aprire di nuovo uno spaccato nel futuro” propongono alcuni dei curatori di Collana e alcuni autori “Un impegno accessibile a tutti, un gesto semplice ma dalla grossa carica simbolica e non solo. Un modo per dire –Anch’io sono parte della Casa Editrice-”.
“Il tempo è estremamente ristretto, dato che l’attività è di fatto in chiusura alla data del 31 dicembre” comunica Davide Ghaleb, “ma non nascondo l’incoraggiamento che provo per questa iniziativa che viene dai miei amici. Ringrazio tutti per questo gesto che mi fa sentire meno solo.”
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Commenti |
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Sicuramente la cultura va salvaguardata (eccetto romanzi commerciali che a mio parere servono solo a deviare il tempo dei lettori in cose poco construttive in questo tempo di crisi e demoralizzazione). Comunque un parere da comune cittadino e´ quello di non avere piu´ il tempo di leggere se non qualche ora la sera per vedere le otizie disastrose di un paese allo sbaraglio. Sentir parlare solo nel 2012 di controlli antievasione potrebbe essere un libro apocalittico dei Maya per spiegare alle future generazioni come gli italiani hanno distrutto l´Italia. Cosa speravate di ricevere da un Amministrazione pubblica abbandonata dal Governo e devastata dalla corruzione/concussione I problemi dell´italia sono ancora legati nell´immondizia Campana e qui si parla di cultura e´ come vivere 2 mondi separati nella stessa barca, un governo che investe il 30 delle sue risorse nella crescita (per chi non si sa) e il resto per mantenere la baracca buro | ||
commento inviato il 07/01/2012 alle 1:20 da Luca | ||