Inaugurata la nuova Biblioteca Anselmi. Ultime notizie Viterbo - UnoNotizie.it - “Il nostro progetto va oltre la semplice ristrutturazione dei luoghi fisici. Vogliamo ridare centralità alla cultura, al sapere ed al saper fare nella vita sociale ed economica del territorio”.
Così il commissario straordinario Paolo Pelliccia durante la conferenza che, ieri mattina in viale Trento, ha restituito dopo quattro mesi di chiusura forzata la biblioteca consorziale alla cittadinanza. “Più bella e più ricca di prima – dice Pelliccia – e nella quale abbiamo posto le basi per le numerose attività formative, educative e culturale che presto ospiteremo”.
Master, seminari, convegni, presentazioni che metteranno in dialogo la cittadinanza con i portatori del sapere e che dovranno stimolare la crescita del pensiero e della sensibilità umana, mettendole al centro della vita sociale e dei progetti individuali. Una lunga serie di iniziative, già allo studio, che abbracceranno tutte le branche della cultura, per trasformare la biblioteca in un polo culturale polivalente.
“La cui ristrutturazione a tempo di record – dice Pelliccia - è stata possibile grazie all’intervento di numerosi amici ed alla disponibilità della proprietà, in capo alla Carivit Banca Intesa, che nella persona della dottoressa Tiziana Ferrante ha dato immediata disponibilità per l’avvio dei lavori. Un ringraziamento particolare va anche all’Associazione degli Industriali che nelle vesti del presidente Domenico Merlani e del direttore Antonio Delli Iaconi, ha sostenuto dei progetti di cui andiamo fieri e contributo a rendere accogliente il consorzio”.
Che presto però potrebbe lasciare la sede di viale Trento per trasferirsi nei locali che attualmente ospitano la caserma dei pompieri in via Oslavia, a poche decine di metri dalla facoltà di Lingue e Letterature straniere. La conferenza infatti è stata anche l’occasione per presentare il plastico del progetto della seda unica, preparato dall’architetto Federico Celoni.
“Siamo determinati affinché quest’idea si possa realizzare – continua Pelliccia – siamo convinti che una sede unica potrà svolgere un ruolo nuovo e propulsivo nel panorama culturale e sociale della città e dell’intera provincia, oltre ad offrire un servizio migliore all’utenza”.
Obiettivo ritenuto per molti anni irrealizzabile ma per il quale, oggi, la biblioteca consorziale ha già incontrato il favore di Provincia e Comune. “Il progetto di Pelliccia è un’idea da lanciare e, se necessario, da migliorare – dice il presidente della Provincia Marcello Meroi - a me sinceramente piace moltissimo, perché credo che recuperare una struttura a due passi dal centro cittadino e praticamente attaccata all’Università della Tuscia, significherebbe creare un polo umanistico unico, una cittadella della cultura che non ha precedenti nel nostro territorio. Credo si tratterebbe di una grande eredità da lasciare ai nostri giovani, e penso che le istituzioni e l’Unitus debbano ragionarci su con molta attenzione, anche se in precedenza la riunificazione della biblioteca provinciale era stata pensata in via Palmanova”.
Apprezzamento e parole del tutto simili a quelle pronunciate dall’assessore comunale alla cultura Enrico Maria Contardo che ha inoltre aggiunto:“E’stato fatto un ottimo lavoro, che riavvicina Viterbo ed i viterbesi ai libri ed alla lettura” , e dal direttore della biblioteca consorziale Giovanni Battista Sguario: “Credo che chiunque è entrato qui oggi ha faticato a riconoscere la biblioteca – dice Sguario – un ambiente del genere è un invito a fare e vivere la cultura da protagonisti”.
Aspetto sottolineato anche da due personaggi di spicco del mondo della cultura che ieri mattina hanno fatto visita alla biblioteca: il poeta Valentino Zeichen ed il produttore Renzo Rossellini, figlio del regista Roberto, con il quale è da tempo partito un progetto per la realizzazione di una scuola di cinema a Viterbo. “La biblioteca ha un ruolo importante, è una bussola che permette ai cittadini di orientarsi in questa Babele è che il mondo – dice Zeichen – Pelliccia, con il suo lavoro, ha dato alla città lo strumento per farlo”. Ancora più diretto Rossellini che non ha esitato a predire un futuro da “capitale della cultura” per la città.