La SAT è stata obbligata dalla legge a rivedere il valore dato ai terreni in esproprio, dalla sentenza n. 181/2011, che ha dichiarato l'incostituzionalità dell’articolo 40, commi 2 e 3, decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001, n. 327. La norma in questione faceva riferimento ai cosiddetti V.A.M. (valori agricoli medi) utilizzati ai fini della determinazione dell’indennità da offrire a titolo provvisorio per l’esproprio di aree non edificabili e per la stipula della cessione volontaria, con le maggiorazioni previste dall’art. 45 dello stesso T.U.E. (triplicazione del VAM per proprietari coltivatori diretti o aumento del 50% per gli altri proprietari). Detto comma concerne l’esproprio di un’area non edificabile, ma coltivata, e stabilisce che l’indennità definitiva è determinata in base al criterio del valore agricolo, tenendo conto delle colture effettivamente praticate sul fondo e del valore dei manufatti edilizi legittimamente realizzati, anche in relazione all’esercizio dell’azienda agricola.
Come fa la politica ad appropriarsi dei risultati di una sentenza! Sembra piuttosto l’ennesimo tentativo di manipolare le informazioni corrette per trasformarle in demagogia. Assurdo mostrare il tracciato Autostradale corretto con un pennarello, alle associazioni di categoria degli Agricoltori, come prova di tutela e di correzione agli orrori del tracciato.
Come consigliere comunale, rimango dell’idea che dal progetto Autostradale dobbiamo difenderci , come singoli cittadini e come comunità, utilizzando se necessario gli strumenti di tutela legale.
Le rassicurazioni della bontà dell’agire di SAT, (non riscontrabili dagli atti) l’approvazione al tracciato da parte del Sindaco e del PD locale sono al contrario incomprensibili, al limite dell’imbarazzo, visto che coincidono con gli interessi della SPA. Ma v’è di più. Come fa la SAT ad assumere impegni aggiuntivi di spesa senza rivedere il piano finanziario approvato dal CIPE nel Maggio scorso?
Leggiamo
con molta inquietudine le novità giudiziarie che riguardano il Monte
Dei Paschi Di Siena, la banca legata a doppio filo a Caltagirone
(condannato a tre anni e mezzo in primo grado) e alla SAT.
Nel
comunicato di Italia Nostra di ieri si legge,«Il Monte Paschi di
Siena sta affrontando una grave crisi poiché l’Eba (European
Banking Authority) gli ha prescritto una ricapitalizzazione di 3
miliardi di euro. Si tenga presente che le azioni del Monte dei
Paschi di Siena negli ultimi 12 mesi hanno perso quasi il 60% del
loro valore. Si tratta di uno dei titoli italiani maggiormente
penalizzati dalla crisi».
Chi ci darà certezze finanziarie sull’opera?
In questo grave momento di crisi economica, dove le famiglie e le aziende sono in difficoltà, non abbiamo bisogno di un’opera inutile come l’Autostrada, piuttosto di una politica più vicina ai problemi, e alla semplice messa in sicurezza dell’Aurelia che potrà diventare una superstrada, finalmente sicura e gratuita.
Gruppo consiliare autonomo
Per il bene di Tarquinia
Marco Tosoni
Commenti |
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Trasformare l´Aurelia in in una vera superstrada sicura, pubblica e gratuita costa molto e sarebbe a totale carico dello stato.Come dire che non si farebbe mai nulla. Parlare è facile... | ||
commento inviato il 05/11/2011 alle 9:38 da Gianni | ||