Manovra economica, vertice di Arcore, Ultime Notizie Economia - Cambio radicale per la manovra economica da 45,5 miliardi varata recentemente dal Consiglio dei ministri. Il vertice, della durata di sette ore tra Pdl e Lega, tenutosi ad Arcore, che ha visto la partecipazione di Silvio Berlusconi e Umberto Bossi insieme al ministro dell'Economia Giulio Tremonti, a quello dell'Interno Roberto Maroni e a quello della Semplificazione Roberto Calderoli, al segretario del Pdl Angelino Alfano e ai capigruppi Pdl alla camera e al senato, Fabrizio Cicchitto e Maurizio Gasparri, riporta la pace nella coalizione di governo, pur imponendo a tutti gli esponenti alcuni importanti passi indietro sulle rispettive posizioni. La fisionomia della precendente versione della manovra bis viene pesantemente modificata imponendo decisioni che appaiono ancora più iniquie per il ceto medio, senza scalfire i privilegi della classe dirigente.
Il contributo di solidarietà previsto per tutti i redditi superiori a 150 mila euro annui viene cancellato, come auspicato da sempre da Berlusconi e mantenuto per i soli parlamentari. Previsto anche l'avvio di un iter di riforma costituzionale che dovrà portare al dimezzamento del numero dei parlamentari. L'Iva rimane invariata, mentre i vantaggi fiscali di cui godevano le cooperative subiscono una drastica riduzione e, secondo le richieste avanzate dal ministro Calderoli sull'evasione fiscale, sono varate nuove misure finalizzate a eliminare l'abuso di intestazioni e interposizioni patrimoniali elusive.
Consistenti anche le modifiche apportate sul versante degli enti locali. Dimezzati i tagli ai finanziamenti previsti nella precedente versione della manovra, e ora pari a circa 2 miliardi di euro, anche grazie all'importante mobilitazione dell'Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani), che ha visto sfilare nella stessa giornata di ieri a Milano i primi cittadini di tutti i comuni italiani. Per comuni con meno di 5000 abitanti sono comunque previste dal 2013 delle forme di unione per lo svolgimento di tutte le funzioni fondamentali, i consigli comunali vengono mantenuti anche se con la riduzione dei loro componenti, a cui viene anche tolta l'indennità e il gettone di presenza. La manovra, che avrà effetti ridotti sulle regioni a statuto speciale, prevede anche, in base alla più recente versione uscita dalla commissione Bilancio del Senato, il mantenimento di tutte le province con il taglio del 50% dei consiglieri.
Se nella maggioranza il cielo ritorna sereno, rimangono molto critiche le opposizioni che, con Casini e Bersani, mostrano grande preoccupazione per i conti della manovra che nell'insieme non tornano e potrebbero avere effetti negativi sugli osservatori internazionali e sulle scelte dei mercati. Sul piede di guerra anche le parti sociali con la Cgil che ha indetto per domani, 6 Settembre, lo sciopero generale a difesa delle pensioni.