ITALIA, LAVORO E DISOCCUPAZIONE. Italia peggiore d'Europa in quanto a disoccupazione giovanile. Ultime notizie Roma - Il quadro sul lavoro in Italia, delineato da Confartigianato, lascia ben poco spazio alle interpretazioni: l'Italia detiene il record negativo in Europa per quanto concerne la disoccupazione giovanile.
Sono uno su tre i giovani sotto i 24 anni ad essere disoccupati in Italia, e se alziamo l'età fino a 35 anni, emerge che sono oltre 1,1 milioni i giovani a spasso.
Un numero altissimo di disoccupati, tanto da risultare i messi peggio in Europa.
Analizzando nel dettaglio emerge che la regione italiana con più disoccupati è la Sicilia, dove ben il 28% degli under 35 risulta senza lavoro.
Percentuali tristemente alte comunque riguardano genericamente tutte le regioni meridionali.
Subito dopo la Sicilia, infatti, la regione messa peggio è la Campania, col 27,6% di disoccupati.
Paradisi ancora felici sono invece il Trentino Alto Adige e la Valle d'Aosta che presentano un tasso di disoccupazione molto contenuto e pari rispettivamente al 7,8% e al 9,2%.
Purtroppo la crisi non colpisce solamente il mondo giovanile.
Alzando, infatti, l'età considerata emerge un dato molto inquietante: la quota di inattivi tra i 25 e i 54 anni arriva al 23,2%, a fronte del 15,2% della media europea.
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L´ultima frase solleva alcune grosse perplessità: ma a cosa si riferisce esattamente
Se così fosse, visto che quella fascia: 25-54 anni è certamente quella abitualmente più attiva, saremmo davvero a livello dell´Africa nera
Incredibile poi (e forse speculativa, quindi fuorviante) l´abituale indicazione di cifre mirabolanti relative al non-lavoro giovanile, quando si considerino nella statistica ragazzi dai 15 anni in su.
Per fortuna, la stragrande maggioranza dei minorenni va a scuola e non può quindi certo auspicare di svolgere un´attività lavorativa vera e propria. Ed allora, perchè includerli in tale statistica
Auspichiamo forse il lavoro minorile o vogliamo solo fare demagogia, visto che poi la disoccupazione in Italia è inferiore alla MEDIA Europea
Infine, gli esempi citati di alcune aree del Nord forse potrebbero essere utili richiami per i coetanei del Meridione. Basta portarli in visita scolastica in tali luoghi perchè magari prendano vi |
commento inviato il 26/08/2011 alle 9:11 da Un lettore |
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Come si può invogliare un giovane ad aprire un´attività con uno stato che gli impone attraverso gli studi di settore di guadagnare comunque e ogni anno di più indipendentemente da crisi, clienti disonesti, multe o problemi di mercato quali la concorrenza dei grandi magazzini o peggio quella d´internet. Sarà tassato su i prestiti bancari, (che sono già tassati dalle banche con balzelli vari), prestiti con i quali il giovane farà gli acquisti per la sua attività, ma sarà tassato sulle fatture di acquisto quindi su un fatturato presunto, non su quello reale, supporranno poi che sia bugiardo ed evasore e gli imporranno una tassa aggiuntiva congrua basata su conteggi idilliaci fatti da persone stipendiate e non imprenditrici…
Oggi molti nuovi imprenditori con partita iva sono ex dipendenti che hanno perso il posto di lavoro e che hanno reinvestito tutta la liquidazione per continuare a lavorare. Con questo metodo chi apre un´attività onesta e prudente è destinato al |
commento inviato il 30/08/2011 alle 5:59 da renbeu |
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