La Passione di Cristo rivive nelle strade e nei borghi di Castel Sant'Elia. Un appuntamento di fede e spiritualità che la collettività castellese ha ritrovato dopo diversi anni, e che con grande entusiasmo ha rivissuto in occasione del venerdì santo.
Un nutrito corteo di figuranti ha attraversato il centro cittadino accompagnato dalle preghiere dei fedeli, e la rappresentazione della passione di Gesù si è imposta solenne al centro della funzione liturgica.
I costumi d'epoca, i figuranti, le veroniche in processione hanno reso l'ambientazione unica. Poi c'era il Cristo, con la sua pesante croce, e i soldati, che lo schernivano e lo deridevano, incuranti del pianto disperato di Maria addolorata.
Sarà forse perchè la rappresentazione della passione è mancata per alcuni anni a Castel Sant'Elia, e vivida era la nostalgia dei paesani, che numerosi sono stati i partecipanti. Il sindaco Rodolfo Mazzolini, la giunta, i rappresentanti delle forze dell’ordine hanno presenziato la solenne processione assieme a padre Riccardo e padre Adamo, della congregazione dei padri Micaeliti del santuario Maria Santissima Ad Rupes, alla banda, alle confraternite dei Santi protettori e della Madonna di Loreto, il cui supporto è instancabile negli anni.
Appassionante e ricca di pathos, la rievocazione della passione di nostro Signore è un appuntamento che la collettività ha riscoperto con vivo trasporto, e che è stata resa possibile grazie al fattivo contributo della famiglia Moretti che, negli anni, ha curato e sostenuto la manifestazione in molti suoi aspetti.
Alessandra Sorge
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