VITERBO, PROGETTO CILNIA 2000: un parco archeologico sub urbano a Poggio Giudio. Ultime notizie Tuscia - Il Presidente della Fondazione Carivit dott. Cordelli ha parlato dell’importanza della cultura e dell’archeologia nel Viterbese, del lavoro dei volontari che hanno continuato, nonostante le difficoltà, a proseguire i lavori del costituendo parco archeologico.
Il Presidente della Società Archeologica Viterbese Pro Ferento ha ringraziato gli Enti Locali, la Banca di Viterbo, la Fondazione carivit per aver sempre contribuito all’avanzamento dei lavori al parco. Ha presentato i relatori: il Prof. Paolo Giannini, il dott. Pasquale Marino archeologo ed il dott. Francesco China, restauratore. Ha ringraziato la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Etruria Meridionale nella persona della direttrice del Museo Nazionale Etrusco di Rocca Albornoz, la Dot.ssa Valeria D’Atri presente alla conferenza.
La Pro Ferento fondata da Luigi Rossi Danielli nel 1906, ha ricominciato la sua attività negli anni 60, grazie all’impegno e la costanza del Prof Paolo Giannini che con ricognizioni di superficie, scavi e ricerche ha compiuto negli anni scoperte di notevole importanza.Una delle iniziative dell’associazione è il progetto “idee per Viterbo” presentato al Comune di Viterbo nel novembre del 2008; un percorso archeologico, storico,ambientale e religioso che parte da porta faul, Poggio Giudio e di seguito tutte le aree archeologiche ambientali e religiose, passando per il Bullicame con la stele di Dante, l’orto Botanico per tornare a porta Faul.Ha ringraziato il Prof. Paolo Giannini per aver ideato il progetto”CILNIA 2000 un parco archeologico a Poggio Giudio, che i soci della Pro Ferento, negli anni, stanno cercando di mettere in pratica quanto da lui progettato.Prende la parola il Prof. Paolo Giannini che illustra le numerose necropoli presenti nella zona, con numerosi ipogei da lui scoperti tra Poggio Giudio e Poggio Giulivo oltre alle aree archeologiche che intorno si diffondono a macchia d’olio, è da queste scoperte che è nata l’idea di un parco archeologico da rendere visitabile al pubblico posizionato a circa 100 metri da Porta Faul. Cilnia 2000 perché in un ipogeo fu trovato un sarcofago con la scritta Cilnia, nonché, l’importanza di un parco archeologico così vicino alle mura della Città, il che si rifletterebbe anche nnello sviluppo del turismo.Di seguito l’archeologo dott. Pasquale Marino ha illustrato la tipologia del parco archeologico, delle caratteristiche e di quello che potrebbe rappresentare per Viterbo; del tipo di fornaci usate per produrre e spegnere la calce, le modalità della lavorazione; il ritrovamento di una lastra in marmo con epigrafe latina, e lo studio per individuare la provenienza e quale sia stato l’uso che ne fu fatto.Il restauratore Dott. Francesco China ha illustrato con foto descrittive il tipo di intervento di consolidamento e restauro usato per l’epigrafe etrusca presente in un ipogeo, e quello utilizzato per il consolidamento ed il restauro di un arco di fornace del ‘500. Sono state presentate le foto delle varie parti dell’area interessata ai lavori, com’erano prima degli interventi e come sono attualmente.Il Presidente della Pro Ferento ha precisato che il parco archeologico una volta ultimato, sarà accessibile a persone diversamente abili.