MIART 2011, a Milano terza edizione della Fiera Internazionale d’Arte Moderna e Contemporanea. Ultime notizie - Dopo due anni di ottimi risultati, sia in termini di business che di presenze, MiArt 2011 punta ancora di più all’eccellenza del sistema artistico presentandosi al mercato e al pubblico come una fiera unica, che ospita le più importanti gallerie italiane.
In programma fino all’11 aprile 2011 ( apertura straordinaria il sabato sino alle 21.00), MiArt 2011 verrà concentrata in un unico padiglione (pad. 3, fieramilanocity, viale Scarampo, Porta Teodorico), dove le gallerie invitate alla partecipazione saranno collocate per analogia delle proposte secondo gli ambiti storico, contemporaneo e giovani a favore di una visione complessiva del panorama artistico internazionale.
“Gli ottimi risultati delle ultime due edizioni, in cui abbiamo puntato sulla qualità, confermano la necessità di realizzare una fiera sempre più selezionata, in cui solo le gallerie più serie, prestigiose e autorevoli siano chiamate a rappresentare artisti e opere della produzione italiana e internazionale dall’inizio del Novecento ad oggi. – sottolinea Michele Perini, Presidente di Fiera Milano Spa. E aggiunge: – A determinare l’internazionalità di una manifestazione non è la provenienza delle gallerie d’arte ma degli artisti ed è per questo che MiArt ha deciso di imprimere una caratterizzazione netta alla fiera, ospitando il meglio delle gallerie italiane che rappresentano il meglio degli artisti internazionali”.
MiArt 2011 ha dunque l’ambizione di diventare “unica”, in quanto fiera d’eccellenza, in primo luogo, delle gallerie italiane: una scelta assolutamente non provinciale, poiché le gallerie invitate alla partecipazione hanno tutte una storia e una collocazione internazionali. Frequentano le più importanti fiere estere, accostano alla produzione italiana di grande qualità quella dei più riconosciuti artisti internazionali, lavorano in modo continuato con artisti e curatori sia italiani sia esteri per la produzione delle loro mostre.
MiArt 2011 vuole anche essere una manifestazione di alto valore culturale, in prima istanza coinvolgendo tutte le componenti del sistema: gli artisti, i galleristi, i collezionisti, i curatori, i critici, i direttori di museo, gli enti istituzionali, le testate di settore, le librerie specializzate.
Obiettivo è quello di offrire una serie di spunti e di riflessioni per prefigurare i prossimi orientamenti dell’arte, le future linee di ricerca e questo partendo dalle eccellenze che il mercato attuale può offrire.
In questa direzione, come già nell’edizione 2010, acquistano senso le diverse figure curatoriali preposte alle differenti sezioni e i tanti format che da queste discendono, dal catalogo della manifestazione ai tanti talk, conferenze, dibattiti, con personalità italiane ed internazionali, sullo stato e il destino dell’arte.
Un programma speciale per i collezionisti stranieri invitati avrà la finalità di far vivere loro la fiera dall’interno per tutto il tempo della loro permanenza a Milano: per loro, dunque, visite guidate, incontri riservati, una VIP Lounge dedicata.
In questa direzione ancora una volta ACACIA - Associazione Amici Arte Contemporanea, affiancherà MiArt organizzando INVITO, l’evento speciale dedicato agli ospiti internazionali di MiArt. In particolare questa iniziativa offrirà la possibilità di visitare le case private a Milano di alcuni collezionisti soci, teatro, per l’occasione, di una selezione di opere del vincitore del Premio ACACIA 2011.
Inoltre il Rotary Club Milano Brera sarà promotore, per la terza edizione, del Premio Rotary per l’arte contemporanea e i giovani artisti, che consisterà nell’acquisizione di un’opera di un artista under 30 che sarà poi donata al costituendo Museo d’Arte Contemporanea.
Continuerà infine la collaborazione fra MiArt e NABA, Nuova Accademia di Belle Arti Milano, che darà origine, la sera del 9 Aprile, a “100 di 50”, un grande evento in cui saranno riproposte dal vivo o presentate con materiale documentario, un ampio numero di performance (100 appunto) degli ultimi 50 anni.
Laura Pagnini