Una moltitudine di visitatori ha invaso il capoluogo peloritano per il terzo appuntamento della "Notte della Cultura", che ha interessato sedi istituzionali, il Museo Regionale, il Duomo ed alcune Chiese. A tale evento non ha potuto esimersi il Rettorato dell’Università degli Studi, nella cui aula "Cannizzaro" si è svolta la prima edizione del "Premio Kafka – Caffè Letterario".
Numerose le personalità premiate: per l’Arcivescovo Metropolita di Messina Calogero La Piana ha ritirato il riconoscimento il Vicario episcopale Padre Giuseppe Lonìa, responsabile dell’Area Cultura ed Educazione, il quale ha detto che la cultura cristiana sta fronteggiando le sfide del terzo millennio con l’applicare costantemente la parola di Cristo; lo storico Arch. Nino Principato ha voluto ricordare l’importanza del patrimonio storico messinese, che, se valorizzato, potrebbe essere foriero di un nuovo sviluppo economico; gli fa eco il prof. Andrea Zanghì, studioso di Rodì Milici, che ha illustrato la valle del Patrì.
Il giornalista, opinionista ed anchorman Avv. Mino Licordari ha sostenuto la necessità di un’informazione critica, ma non urlata, che giammai oltrepassi i canoni della dialettica costruttiva e propositiva, poiché il confronto schietto e contemporaneamente rispettoso delle idee è sicuro strumento per la crescita civile non solo locale, ma anche nazionale. Un premio alla solidarietà è andato ad Adele Grungo, operatrice sociale adoperatasi per le popolazioni alluvionate di Giampilieri e Scaletta nonché responsabile dell’associazione "Museo del fango". Essendo il convegno patrocinato dal Club UNESCO, si è registrato l’intervento della prof.ssa Santina Schepisi, consigliere nazionale del sodalizio, che ha ritirato il riconoscimento al posto del prof. Garofalo. Il prof. Carmelo Aliberti, direttore della rivista "Terzo Millennio", ha sottolineato l’importanza della cultura come baluardo da contrapporre all’inaridimento delle coscienze. Un premio alla musica è stato assegnato al Maestro Giuseppe Fabio Lisanti, primo violino del teatro "Vittorio Emanuele III": egli ha auspicato una nuova stagione di sensibilizzazione alla musica classica e da camera schiacciata oggigiorno dalla musica commerciale.
Il dott. Aldo di Blasi, direttore del "Messenion d’Oro", ha ricordato la necessità di valorizzare gli edifici storico-archeologici del capoluogo e della sua provincia. Una menzione speciale è andata al Dr. Angelo Caristi, presidente del "Circolo", che nei decenni passati ha introdotto l’aperitivo – concerto, caratterizzato da interventi storici, dibattiti e videoproiezioni volti ad un appuntamento domenicale di rito per i messinesi. Un premio alla Scienza è stato attribuito ala prof. Francesco Costa, che ha illustrato la flora e la fauna dello Stretto. Dopo la premiazione della Dr.ssa Maria Celi per l’impegno profuso nella disabilità sublimandola nell’arte, vi è stato un omaggio alla pittrice messicana Frida Kahlo, curato dal Dott. Paolo Lanza. Un interessante cameo è stato dedicato alla presentazione del gruppo culturale CLAN DELLE MUSE, il cui esponente Giovanni Foti ha declamato la lirica "Il mio infinito".
Hanno ricevuto un attestato di partecipazione rispettivamente i pittori Diego Manualdi, Fiorangelo Prestipino, Giuseppe Nicosia, Giuseppe Fazio, Nuccio Di Prima, Maria Teresa Giunta, Domenica Luisa Tomarchio, Mariella Di Maio nonché i poeti Pasquale Ermio, Licia Velardi, Emanuele Cilenti, Rocco Fodale, Angelo Coco, Gino Puglisi, Roberto Lo Presti, Gianni Amico, Teresa Fresco, Antonino Munafò, Maria Romanetti, Giuseppe Cardarella, Joe Melles. La serata ha dunque testimoniato la presenza di fermenti artistici e letterari, che orgogliosi della loro identità, hanno inviato un messaggio di riscatto intellettuale e sociale ad un territorio che vuole uscire dalla sua perifericità geografica.
Foti Rodrigo
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