Il Comune intanto multa le auto dei visitatori di ‘Tuscia dialettale’
“Ricollegandomi alla interrogazione presentata dal consigliere Fabrizio Fersini, vorrei evidenziare lo stato di abbandono di Santa Barbara che oggi conta migliaia di abitanti, di certo molti di più rispetto a numerosi comuni della nostra provincia. Uno stato di abbandono che si vede e si giudica dalla mancanza di un complesso scolastico, dalla assenza di una viabilità proporzionata al volume di traffico che si snoda nelle strade del quartiere e in uscita”.
“Un degrado che è sotto gli occhi di tutti anche nelle piccole cose, come la mancanza di semplici cartelli stradali che indichino il nome delle arterie - come nel caso di via Raffaello, ancora oggi chiaramente segnalata dalla parte della rotatoria ma del tutto ignota sullo sbocco in via Santa Barbara. Possibile che un semplice palo con applicata una targa rappresenti un così insormontabile problema per il Comune di Viterbo?”.
“Altro problema è che a Santa Barbara abbiamo chiuso l’ennesima estate all’insegna di un inquinamento acustico sempre più violento e dannoso. Mi riferisco ai soliti motorini con le marmitte modificate all’inverosimile, liberi di effettuare micidiali scorribande senza che nessuno tenti di porre fine a questa deplorevole inciviltà che mette a dura prova i nervi degli abitanti del quartiere”.
“Siamo tutti d’accordo nel definire la manifestazione “Tuscia dialettale” un evento culturale e un popolare distintivo per la città, ma quello che è accaduto il 12 settembre, alle 18 circa, fuori dalla chiesa di Sant’Andrea, nel quartiere di Pianoscarano, rappresenta qualcosa che va oltre la semplice contraddizione. Mentre era in corso la rappresentazione, venivano multate le auto in sosta limitrofe alla chiesa, suscitando le rimostranze dei proprietari, in quanto consapevoli che precedentemente si è sempre evitata l’applicazione delle norme sul divieto di sosta durante simili manifestazioni. Tra l’altro, “Tuscia dialettale”, era stata pubblicizzata sul cartello comunale delle iniziative”.
“Pertanto ho chiesto al Comune di tenere una maggiore uniformità di comportamento, per evitare che, in simili occasioni, vada deserto qualsiasi tipo di evento culturale con conseguente ripercussione sull’immagine della città e dell’ente”.
Roberto Talotta
Consigliere comunale del Pd
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