Nella Firenze Rinascimentale, una delle città più ricche del mondo, la vita andava pari passo con il tenore economico. La città, con la sua moneta il "Fiorino" d'oro,
con le sue banche rinomate in tutta Europa, era diventata anche la città più bella, con palazzi, chiese, strade da far invidia a qualsiasi sovrano europeo di quei tempi. Era la città dei banchieri, ma era anche la città che produceva e commerciava materie assolutamente di prima qualità. Era la città di Michelangiolo, del Brunelleschi, di Benvenuto Cellini, di Leonardo da Vinci, ecc. ecc. Ma era soprattutto la città della Signoria dei Medici, signori della città di Firenze, e soprattutto di Lorenzo il Magnifico, chiamato così, per riconoscenza, dai fiorentini per aver abbellito la loro città con opere d'arte notevolissime.
Fra questi grandi artisti ce n'erano di estrosi, basta accenare al Cellini, grande orafo e grande scultore, ma anche Leonardo da Vinci non era da meno per estrosità. Leonardo era figlio 'naturale' di un notaio fiorentino, che fu inviato ad esercitare la sua professione a Vinci, ma la sua patria natale era e rimaneva Firenze.
Leonardo, a differenza di altri grandi artisti fiorentini, che erano solo (si fa per dire) scultori o pittori o architetti, ecc. era un po' di tutto questo, era quello che
si chiamerebbe oggi un "eclettico", un artsita a 360 gradi, oppure un artista "universale". Le sue conoscenze spaziavano dalla pittura, alla scultura, all'architettura militare, alla medicina, alle invenzioni meccaniche. Egli non si limitava solo a conoscere queste discipline, egli eccelleva in tutte queste discipline.
Ciò che ha fatto Leonardo lo sappiamo tutti; ci sono noti i suoi disegni, le sue macchine da guerra, le sue invenzioni, i suoi stupendi affreschi andati perduti o che rischiano l'estinzione; le sue pitture di una bellezza impressionante, specialmente per chi le vede la prima volta. Bellissima l'Annunciazione agli Uffizi, realizzata con con il suo Maestro, il Verrocchio; bellissime le sue 'Madonne' al Louvre di Parigi e alla National Gallery di Londra; bellissimi i suoi ritratti come la Ginevra Benci, ecc.
Ma fra tutte le sue opere solo una è "stra-famosissima" ed è la cosiddetta Gioconda, ovvera la Mona Lisa del Giocondo. Questa signora che piacque tanto a Leonardo, fino a portarsela dietro in ogni suo viaggio, chi era in realtà? E soprattutto chi voleva rappresentare? Si sa che Mona Lisa era la moglie di un facoltosissimo fiorentino che aveva villa e terreni nella zona del Chianti. La villa esiste ancora ed esistono ancora le vigne con il pregiato vino. Fin qui tutto normale, niente di trascendentale.
Perchè allora Mona Lisa è diventata così celebre nel mondo? Forse per il suo sorrisetto enigmatico? Cosa in realtà rappresentava quel sorrisetto un po' a presa di giro? Su questa enigmaticità del sorriso e sul quadro stesso si sono riempite pagine e pagine di illazioni, di supposizioni, di teorie fantascientifiche; insomma se ne sono dette di tutti i colori.
Ma, ce l'avete voi presente il sorrisetto dei fiorentini, quelli veri, quelli dell'Oltrarno, di san Frediano, delle stradine strette strette della città medievale? Ebbene, se li guardate con attenzione quei fiorentini, ti guardano con quel sorrisetto a presa di c...., e ti rispondono sempre con quel sorrisetto canzonatorio, che è tanto tipico di questo popolo intelligentissimo.
Da dove proviene? Semplice, basta che voi guardiate certe sculture etrusche, ad esempio la testa fittile di Veio, le matrone che sono semidistese sulle urne etrusche; le statuette votive in bronzo; tutte hanno lo stesso sorrisetto a presa di c..., che i Romani, acerrimi nemici degli Etruschi, tanto odiavano. I Romani non odiavano tanto la loro potenza, la loro intelligenza, il loro modo di vita splendido, ecc; i Romani odiavano soprattutto il loro sorrisetto a presa di c... che li disorientava, li rendeva impotenti.
Questo è il significato del sorrisetto di Mona Lisa, un sorrisetto ereditato dagli Etruschi e che faceva tanto paura ai Romani. Tutto il resto sono solo chiacchere. Leonardo amava questa donna, la amava in modo tenero e allo stesso tempo scanzonatorio. Era Mona Lisa una delle donne dei suoi sogni, o forse era la sua "donna per eccellenza", con un sorrisetto caratteristico che fa paura, nel senso buono, anche oggi. Ecco perchè gli artisti di tutte le epoche hanno cercato in ogni modo di dissacrare questa figura, così cara a Leonardo.
Leonardo volle con sé questo quadro, anche in Francia, nel castello di Amboise, e volle morire con la Mona Lisa accanto al suo letto, che non cessava, neppure in quei momenti così drammatici di sorridere al nostro buon Leonardo, a presa di c....
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