CINEMA, ''UN GIORNO DELLA VITA''. Ultime notizie film in uscita nei cinema - Roma - Una favola sul cinema e su un mondo ormai scomparso. Così si potrebbe riassumere “Un giorno della vita”, film d’esordio del documentarista e saggista Giuseppe Papasso. Il cast vede la presenza di Pascal Zullino, Domenico Fortunato, Nando Irene, Daniele Russo, Massimo Sorrentino, Mia Benedetta, ma anche la partecipazione di Maria Grazia Cucinotta, Alessandro Haber ed Ernesto Mahieux.
Siamo nella Basilicata degli anni ’60, precisamente nel 1964. A dodici anni Salvatore finisce in riformatorio a causa della sua divorante passione per il cinema. Una passione che lo spinge a raggiungere ogni giorno in bicicletta, insieme agli amici Alessio e Caterina, il paese vicino al suo per poter assistere ai film di una saletta di terza visione. Il ragazzino è costretto ad affrontare quotidianamente l’ostilità del padre, un contadino comunista che vede come fumo negli occhi la passione del figlio. Un giorno, l’annuncio della vendita di un vecchio proiettore 16mm fa nascere in Salvatore l’idea di creare un piccolo cinema. Il progetto però ha una falla: la mancanza assoluta di denaro.
Salvatore acquista il proiettore sottraendo alle casse della locale sezione del Partito Comunista i soldi raccolti tra i militanti per inviare una delegazione ai funerali di Togliatti. La felicità dei ragazzi però durerà poco perchè le faccende degli adulti, le beghe politiche del paese, andando a intrecciarsi con il loro ingenuo sogno, portano alla scoperta del furto di Salvatore. Una storia semplice e dal sapore nostalgico che testimonia l’amore per un cinema ed un passato che non esistono più.
Sono queste grandi tematiche ad aver affascinato Maria Grazia Cucinotta al punto da portarla ad accettare subito il ruolo di Amelia che pare costruito su misura per lei. “Il mio personaggio - ha raccontato l'attrice - possiede la forza tipica delle donne del Sud, con il cui esempio sono cresciuta fin da piccola; quelle donne che riescono ad essere le colonne portanti della famiglia, pur non mettendosi mai in competizione con gli uomini”.
Nella pellicola, sceneggiata dallo stesso regista e da Mimmo Rafele, si scorgono riferimenti al Tornatore di “Nuovo cinema Paradiso” e al Salvatores di “Io non ho paura” e a modelli precisi come il “Don Camillo” di Guareschi ma soprattutto “I quattrocento colpi” di Francois Truffaut. Papasso ha dichiarato apertamente di essere cresciuto guardando questi film e di aver scritto il soggetto di “Un giorno della vita” pensando proprio a quel capolavoro francese della nouvelle vague che anni fa lo aveva particolarmente colpito.
Dopo un’attività da regista di spot pubblicitari e dopo aver realizzato oltre 50 documentari, Papasso si è cimentato in un’opera prima all’insegna del low budget. Prodotta da GFC Production e distribuita da Iris film, la pellicola debutterà venerdì 14 gennaio in trenta sale che poi diventeranno cinquanta. Si tratta di una sfida coraggiosa specialmente in un momento in cui lo scenario cinematografico è dominato da molte grandi produzioni. Il film è stato girato tra tra Melfi e Rionero in Vulture e tanti bambini lucani hanno partecipato alle riprese interpretando loro stessi. “Un giorno della vita” si rivolge infatti ai grandi e ai piccoli perché restituisce la genuinità e la freschezza del mondo dell’infanzia.
Elisa Ignazzi