Ultime, Attualità: Rush finale alla Camera per la riforma dell'Università - Si vota entro stasera. Stamattina i lavori sono cominciati presto in commissione Cultura, dove è arrivato l'emendamento del governo sulle parentopoli che dovrebbe rendere vano quello già presentato dall'Idv la scorsa settimana e scongiurare una nuova sconfitta in aula per la maggioranza.
EMENDAMENTO ANTI-PARENTOPOLI - Secondo la proposta portata in commissione, non potranno essere chiamati da un ateneo come professori coloro che hanno "parenti e affini" fino al "quarto grado compreso" con un professore che appartiene al dipartimento o alla struttura che bandisce il posto. Ma c'è di più. Non possono essere chiamati ad insegnare in un ateneo coloro che sono parenti del "rettore, del direttore generale o di un consigliere di amministrazione". L'emedamento Idv prevede che non possono essere chiamati ad insegnare in un ateneo coloro che hanno parenti fino al terzo grado nell'università che bandisce il posto. "Il nostro emendamento- sottolinea Paola Frassinetti, relatrice della riforma dell'università alla Camera- è rafforzativo di quello dell'Idv. Speriamo perciò in una convergenza degli altri gruppi". L'Idv non ha ancora deciso se votare la proposta del governo: "La stiamo studiando", commenta Pierfelice Zazzera. Secondo la maggioranza, peraltro, il nuovo emendamento supererebbe i problemi di incostituzionalità in cui incapperebbe la proposta Idv.
VOTO ATTESA IN SERATA - Il voto finale sulla riforma è atteso per stasera. Prima, infatti, si dovrà completare il lavoro sugli emendamenti, poi ci saranno le dichiarazioni di voto, infine il voto complessivo. Diranno sì Pdl, Fli e Lega. È annunciato con certezza, invece, il no di Pd, Udc e Idv. Anche i rutelliani dell'Api dovrebbero appoggiare il testo come già avvenuto al Senato. Si aspetta il sì anche dall'Mpa, il Movimento per l'autonomia.
GOVERNO BATTUTO IN AULA - Governo battuto alla Camera durante il voto sulla riforma dell'Università. L'emendamento è del deputato finiano Fabio Granata e riguarda l'articolo 19 e gli assegni di ricerca: prevede che nell'ambito dell'assegnazione degli stessi, la commissione in carica può avvalersi di esperti esterni "senza oneri aggiuntivi" a carico dello Stato.
Fonte: Agenzia Dire
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