SUCCEDE IN ITALIA /Viterbo: presentato registro tumori. Ma la prevenzione primaria chi la fa? Intervento video youtube
Nulla si è detto sulla prevenzione primaria contro i tumori, su come evitare che ci possa ammalare, limitandosi a contare morti e malati, quando ormai sarà troppo tardi. Perché i sindaci non pretendono che vengano misurate continuamente le emissioni al camino di tutte le fonti più inquinanti per poterle mettere in relazione con le analisi sui tessuti tumorali dei nostri malati?
Il Comitato dei Cittadini
Liberi di Tarquinia e il Movimento no coke Alto Lazio erano presenti
alla conferenza stampa di presentazione del
Registro Tumori provinciale presso la sede ASL di Viterbo.
La loro presenza è stata
subito sgarbatamente contestata dal Sindaco di Tarquinia, che ha
dimostrato un certo timore e che (in un comprensorio avvelenato da
7000 MW di corrente elettrica prodotta anche bruciando il peggior
carbone, il peggio olio combustibile e un pò di gas), ha cercato di
spostare l'attenzione sottolineando, nel suo intervento, che bisogna
mettere bene a fuoco le responsabilità degli agricoltori, lasciando
intendere che il registro avrà questo tra i suoi obiettivi
principali.
La cosa che non ha detto
però, (e i responsabili del Comitato l'hanno prontamente comunicata
in particolare all'Assessore della Provincia di Viterbo presente), è
che il Sindaco di Tarquinia, insieme ai sindaci dei Comuni di
Civitavecchia, Santa Marinella, Allumiere e Tolfa, stanno ricevendo
tanti soldi dall'ENEL e i soldi dell'inquinatore non dovrebbero
finanziare il Registro dei Tumori, così come non possono
finanziare il nuovo Osservatorio Ambientale, nato per iniziativa
del Ministero dell'Ambiente dopo le denunce dei cittadini.
Dopo aver attentamente
ascoltato le parole del responsabile del futuro Registro dei Tumori,
i rappresentanti del Comitato di Tarquinia hanno posto alcune domande
stringenti.
Anzi le uniche domande, che la stampa presente non ha
fatto, ai responsabili del progetto del Registro.
Dalle risposte ricevute è
emerso che il registro comincerà a dare indicazioni sul tipo di
patologie tra vari anni, durante i quali le centrali termoelettriche
di Civitavecchia e Montalto di Castro potranno tranquillamente inquinare.
I
rappresentanti del Comitato hanno evidenziato, in particolare, che nel
comunicato stampa di invito alla conferenza si parla solo di diagnosi
e terapie da mettere a punto in base alle risultanze del Registro,
nulla si dice e nulla è stato detto riguardo agli inquinatori,
che oggi con metodiche scientifiche possono essere individuati.
Basterebbe volerlo e organizzare il Registro e le indagini
epidemiologiche di conseguenza.
Nulla si è detto
sulla prevenzione primaria, contro i tumori, su come evitare che ci
possa ammalare, limitandosi a contarne i morti e malati, quando ormai
sarà troppo tardi.
Perché i sindaci non
pretendono che vengano misurate continuamente le emissioni al camino
di tutte le fonti più inquinanti per poterle mettere in relazione
con le analisi sui tessuti tumorali dei nostri malati?
Chiediamoci tutti, perché
il sindaco del comune di Tarquinia non protegge gli interessi e la
salute dei suoi concittadini?
Questa storia noi
cittadini dell'Alto Lazio l'abbiamo già sentita, Brindisi docet,
in una terra violentata dalla presenza della centrale a carbone, si è
tentato di dare la colpa, dell'nquinamento diffuso, agli
agricoltori.
La teoria introdotta dal
sindaco Mazzola, risulta alquanto azzardata, sulla ipotetica
relazione, che vi sarebbe, come possibile causa dei tumori della nostra
provincia, che possa provenire dall'agricoltura, dimenticando quanta
responsabilità in primis avrebbe la matrice ambientale e quella
proveniente dalla qualità dell'aria di un dato territorio.
Ricevere denaro per le
compensazioni economiche non da diritto a nessuno, neanche ad un
sindaco di calpestare le verità e gli studi provenienti e
riconosciuti da tutto il mondo scientifico.
Gli agricoltori non
pagano compensazioni, è più facile prendersela con loro?