GIUSTIZIA, SCIOPERO NEI TRIBUNALI. Ultime notizie Italia - Roma - Nonostante il boicottaggio del Ministero, che a tuttoggi non ha ancora emanato alcuna informazione ai dirigenti degli uffici giudiziari per approntare i servizi minimi essenziali, è alta ladesione al blocco degli straordinari proclamato dalla RdB/USB P.I. del settore Giustizia.
Forti disagi si stanno verificando al Tribunale di Roma, dove i cancellieri, che hanno aderito in massa allo sciopero, abbandonano le udienze alla fine del loro turno di lavoro ordinario. Solo il loro forte senso di responsabilità, e non lindicazione del Ministero, consente il proseguimento dei dibattimenti in cui ci sono imputati in stato di detenzione.
Liniziativa di lotta dei lavoratori giudiziari sta allargandosi a macchia dolio su tutto il territorio nazionale. NON È QUESTA LA GIUSTIZIA CHE VOGLIAMO!, è la frase che compare sulladesivo che in questi giorni RdB/USB P.I. sta distribuendo negli uffici e che verrà indossato durante il turno di lavoro per ricordare come i lavoratori della Giustizia siano i primi a volere un servizio efficiente, che garantisca un diritto costituzionale al Paese.
Lenorme carenza di personale, la difficoltà a reperire gli strumenti minimi di lavoro (computer, carta, penne, ecc.); un ambiente di lavoro molto spesso fatiscente ed insicuro; laccordo siglato da pochi sindacati che non risolve, ma anzi aggrava, i problemi di mansionismo, rendono non più accettabile la condizione di lavoro negli uffici giudiziari. A questo si aggiunga lo sconcertante silenzio del Ministero, i tagli al bilancio di funzionamento, il blocco di tre anni del contratto.
Con queste premesse, ed in mancanza di alcun segnale da parte di unamministrazione distratta, lo sciopero di due ore, proclamato da RdB/USB P.I. dalle 10.30 alle 12.30 del 25 novembre, darà al Ministero e al Paese un segnale forte che non potrà non essere preso in seria considerazione.