MILANO, RIFIUTI TOSSICI. In zona Bisceglie sequestrata area di 300 mila metri quadri. Ultime notizie Italia - La procura di Milano ha disposto il sequestro di 300mila metri quadri comprensivi dell'ex cava di Geregnano, in zona Bisceglie, dove era in corso un grande progetto edilizio che doveva comprendere la realizzazione di 2.600 alloggi, centri anziani e giovani, centri infanzia, polisportivie e persino un parco. L'intera operazione doveva rientrare nel progetto Expo 2015.
L'intera opera è stata però bloccata dagli inquirenti per la presenza nei terreni di circa 2 milioni di metri cubi di rifiuti tossici, fra cui diossina, idrocarburi, arsenico e altre "sostanze cancerogene".
La bonifica dell'ex cava di Geregnano era stata assegnata alle società Emme spa e Arcadis Set srl, ma di bonifiche, secondo la Procura, non ne sono mai state fatte, in quanto le spese avrebbero superato i valori immobiliari.
Le relazioni fatte da Asl, Arpa e Corpo Forestale parlano chiaro, l'area è altamente tossica. Pertanto il pm paolo Pirrotta, titolare del fascicolo, ha deciso di mettere 'sotto sigilli' l'area e ad aprire un fascicolo dove si ipotizzano i reati di avvelenamento di acqua, omessa bonifica e gestione di discarica a carico di una decina di indagati.
Le due società che avevano l'appalto per la costruire su quell'area sono l'Antica Acqua Marcia di Francesco Bellavista Caltagirone e la Torri Parchi Bisceglie.