Tarquinia Città, il mensile locale di ottobre, esordiva in prima pagina con un articolo di Luigi Daga facendo a tutti i lettori una triste domanda: “Dobbiamo mollare?”.
Credo che la risposta più giusta che dovremmo dare tutti noi, compresi quelli che sulle pagine di Tarquinia Città si trova a subire delle critiche, sempre costruttive, sia ovvia.
Alla lunga l’amore per la vita, la giustizia, la verità e la moralità trionfa sempre. Ce lo hai dimostrato ancora una volta qualche giorno fa, tra una drammatica operazione chirurgica e l’altra, quando eri imputato dinanzi al Tribunale di Roma in ordine al reato di resistenza a Pubblico Ufficiale con l’accusa di avere, in Roma il 16 aprile 2007, “usato resistenza nei confronti degli agenti del Commissariato di P.S. che stavano cercando di fermarlo in piazza Colonna, durante una manifestazione contro la centrale a carbone di Civitavecchia”.
Tu volevi consentire a tutti noi manifestanti di far arrivare la nostra voce davanti all’allora Presidente del Consiglio Romano Prodi.
In quell’occasione ricordiamo che hai combattuto più di chiunque altro mettendo a rischio la tua vita tanto che, per un malore, un’autoambulanza ti ha portato urgentemente in ospedale riprendendoti solo qualche giorno dopo.
La tua causa, il 18 ottobre 2010, è stata dichiarata ancora una volta giusta tanto che il Pubblico Ministero, dopo l’esame dei testi ed il completo espletamento dell’istruttoria dibattimentale, con articolata requisitoria, ha concluso chiedendo la tua assoluzione.
Dopo l’arringa del difensore il Giudice si è ritirato in Camera di Consiglio per poi pronunciare la sentenza di totale assoluzione “Perché il fatto non sussiste”.
Noi tutti del Comitato dei Cittadini e del movimento No Coke esultiamo insieme a te e ti ringraziamo per esserci stato sempre vicino ed oggi siamo noi ad esserti ancora più vicino in questa battaglia che stai conducendo in ospedale. “No, caro Gigi, tieni duro, non mollare, neanche questa volta, perché sei tu ad avercelo insegnato, anche quando la lotta ti costringe all’angolo più buio del ring della vita”.
Gli amici Sergio Mancinelli, Giovanni Leoni e tutto il Comitato dei Cittadini e Movimento No Coke.