Crollo domus dei gladiatori di Pompei, ultime notizie Pompei - Cede e si sbriciola la dimora dove i giovani di Pompei si allenavano e apprendevano le arti della lotta. Ma crolla nella lotta contro il tempo la Schola Armaturarum Juventutis Pompeianae trascinando con sé un fiume di polemiche sull'incuria e l'inadeguatezza di fondi destinati alla cultura.
Si parla di cause legate all'infiltrazione della pioggia, ma c'è da dire che la domus aveva saputo resistere a prove ben più ardue nel tempo: dai cataclismi alle guerre.
Un crollo, quello della Schola, che non era assolutamente previsto, in quanto l'edificio non era stato definito a rischio. Durissime le parole del presidente Giorgio Napolitano, che non esita a bollare il tutto come "vergogna per l'Italia", esigendo spiegazioni chiare da chi di dovere, "al piu' presto e senza ipocrisie". Tace la maggioranza, ma Sandro Bondi, come ministro dei Beni culturali non può e non può fare a meno di ammettere le difficolta' di gestire un patrimonio immenso come quello italiano rilevando la scarsita' dei fondi a disposizione.
Ma piovono critiche un po' da tutte le parti sul ministro sia per quanto riguarda le strutture commissariali spesso incompetenti sia i forti investimenti per la promozione dei siti piuttosto che della loro manutenzione. Il Pd chiede al ministro di riferire in Parlamento, ma quest'ultimo replica: "Spero che questa vicenda non alimenti polemiche sterili e strumentali - replica Bondi - Dovrebbe trattarsi al contrario di un'occasione per capire l'importanza della salvaguardia del nostro patrimonio culturale e della necessita' di uno sforzo comune per conservarlo".