GRANDE FRATELLO, ultime notizie Grande Fratello 11 - Qualche sera fa, facendo zapping davanti alla televisione, mi sono imbattuto in una scena dell’ormai immancabile Grande Fratello 11 che mi ha lasciato senza parole.
In uno studio gremito e davanti a milioni di spettatori si cercava di sdoganare la figura di un ragazzo, tal Ferdinando, presentato al grande pubblico come “il figlio di un boss camorrista”. Si facevano vedere i racconti, realmente commoventi, del ragazzo che ricordava suo padre prima che morisse dopo tanti anni di prigione. Nessuno vuole mettere in discussione il fatto che un figlio ami il padre, nonostante tutto. Il legame familiare nessuno lo vuole toccare, è sacro. E nessuno vuole chiudere le porte di un riscatto morale e sociale a questo ragazzo.
Quello che viene da chiedersi, però, è se non sia opportuno che questo ragazzo prenda le distanze e condanni senza ombra di dubbio il sistema camorristico all’interno del quale, non per sua volontà, è cresciuto. Già, perché in venti minuti, Ferdinando, non è riuscito a condannare, con parole chiare e sincere la Camorra. Quale messaggio è arrivato così al target (notoriamente giovane) del programma?
Va detto che ci sono esempi di ragazzi provenienti da famiglie mafiose che hanno deciso di condannare e combattere quello stesso sistema che ha visto protagonisti i loro genitori. Uno su tutti è Peppino Impastato. Peppino Impastato veniva da una famiglia mafiosa, ma decise di gridare al mondo quello che pensava della mafia. Così, in una radio da lui fondata, urlò a tutti coloro che lo ascoltavano che “la mafia è una montagna di merda”. E lo fece nella Sicilia di oltre trent’anni fa. Consapevole dei rischi ma con estremo coraggio.
Il simpatico Ferdinando invece l’unica cosa che è riuscito a dire è che la camorra “non è il suo mondo” e che non gli “interessa niente della camorra”.
Ma come non “ti interessa niente”? La camorra sta distruggendo il nostro Paese, ha già praticamente distrutto la tua terra, la terra dove sei nato.
La camorra ha condizionato la tua vita e ti ha portato via tuo padre. Non solo. Ci sono persone che da giorni stanno combattendo la guerra civile dell’immondizia per cercare di rimediare al malaffare che si intreccia tra politica e camorra (dei tuoi conterranei) e tu dici che quello non è il tuo mondo e che non ti interessa? Tutto qua? Non una parola di condanna, non un appunto di disprezzo verso questa associazione criminale? Il tutto tra gli applausi (guidati?) del pubblico presente.
L’unico che ha cercato di porre rimedio alla farsa è stato il “critico” Alfonso Signorini che ha cercato inutilmente di far dire al giovane Ferdinando che in effetti la camorra fa schifo. Purtroppo per lui, per questa volta è rimasto deluso. Mi è sembrato come se si volesse far passare per normale il fatto che le persone debbano convivere con la criminalità organizzata. D'altronde non ci si può aspettare altro in una nazione dove in Senato siede indisturbato Marcello Dell’Utri condannato in appello per mafia e dove tra i banchi dei deputati siede ancora un certo Nicola Cosentino sul quale pende una richiesta riguardante la camorra.
Caro Ferdinando, hai perso un’occasione molto importante. Avresti potuto prendere come esempio Peppino Impastato e gridare a tutti i ragazzi adolescenti che ti guardavano che tu sei una persona per bene e che la camorra è un’associazione criminale che distruggendo il nostro Paese. Avresti dovuto gridare a milioni di italiani che la camorra è una montagna di merda.
Gianluca Marini
Coordinamento Provinciale IDV