Per “veline di regime” intendiamo quelle comunicazioni inviate da fonti ufficiali agli organi di stampa allo scopo di far pubblicare una verità uniforme e “di parte” con il fine ultimo di uniformare il pensiero della gente e (cercare di) acquisire consenso.

Quanto stiamo “denunciando” è una verità scomoda, pesante ma in gioco ci sono due libertà fondamentali: la libertà di pensiero e la libertà di opinione.

Il sospetto che a Tarquinia ci fosse qualcuno che “imboccava” gli organi di stampa provinciali e non solo (includendo anche i notiziari web) era sorto già da qualche tempo. I comunicati stampa, scusate: le “veline di regime” apparse sono dei veri e propri articoli autocelebrativi in cui si alternano ad arte narrazione e frasi virgolettate, dando così al lettore la falsa impressione che stia leggendo un articolo obiettivo scritto dal giornalista del quotidiano. Ma così non è!!!

La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la notizia che sul mercato settimanale “non si torna indietro”: le notizie relative sono state pubblicate dalle diverse testate integralmente includendo, in alcuni casi, le stesse parole evidenziate in neretto. E persino gli stessi errori ortografici!!! Solo qualcuno ha rivisto il testo, personalizzandolo.

Un “giornalista di regime” è assoldato per questo, mentre dai giornalisti liberi ed indipendenti, come riteniamo siano quelli che conosciamo, ci aspettiamo che d’ora in poi facciano precedere i testi delle veline da un doveroso “riceviamo e pubblichiamo”.

Nel disperato tentativo di recuperare consenso e rimanere in sella (o dovremmo dire poltrona?), la tattica manipolatrice dell’amministrazione Mazzola risulta subdola, goffa e controproducente!  Da un po’, infatti, i cittadini che gli hanno dato il voto si stanno mordendo i gomiti, mentre chi non l’ha votato si sta rodendo il fegato. Moltissimi cittadini hanno ben compreso che dietro la facciata degli attuali amministratori c’è il nulla in termini di pianificazione, programmazione e Democrazia (con la maiuscola).  E il consenso popolare è ormai uno sbiadito ricordo elettorale (se mai ce n’è stato uno…).

 Dott. Roberto Tomassini

Alleanza Nazionale-Tarquinia