“Il primo risultato è che la riorganizzazione e riconversione dei presidi ospedalieri della Tuscia viterbese si farà insieme a tutti i soggetti interessati attraverso un tavolo tecnico istituzionale”. E’ l’avvio di un percorso, secondo il presidente della Provincia di Viterbo, Alessandro Mazzoli, l’incontro di stamattina alla Regione Lazio sul tema del piano regionale della sanità.
“Oggi – dice Mazzoli – la Regione si è impegnata affinché nessun ospedale del nostro territorio venga chiuso. Ci sarà invece un lavoro di riorganizzazione, specializzazione e potenziamento dei servizi al cittadino e delle strutture sanitarie esistenti. E la presenza dei rappresentanti delle realtà locali sotto questo punto di vista è una garanzia: noi faremo la nostra parte, vigilando sulle varie fasi del percorso”.
Martedì prossimo una nuova riunione – stavolta tecnica e istituzionale - per definire modalità e tempi di realizzazione dell’operazione. “Quella odierna – continua Mazzoli - è stata utile: è infatti servita non solo a chiarire i termini del piano regionale, ma anche a scongiurare ipotesi di chiusura o riduzione delle prestazioni. Un segnale positivo, che però consideriamo come il preludio a un lavoro serio e comune per arrivare a una maggiore efficienza del sistema sanitario, adeguato alle esigenze e alle aspettative dei cittadini”.
Sul fronte di Ronciglione e Montefiascone – che fanno parte di Belcolle - prosegue l’opera di riqualificazione e riconversione già avviata. “Per Acquapendente – spiega ancora il presidente - abbiamo motivato le nostre preoccupazioni, si tratta di un ospedale di frontiera per il quale non possono valere ragioni di razionalizzazione che rischiano di compromettere un presidio territoriale al servizio del nord della provincia di Viterbo. In questo, abbiamo avuto rassicurazioni importanti”.
Alla luce del chiarimento di stamattina, Mazzoli guarda ai prossimi impegni. “L’incontro – conclude - segna un primo risultato raggiunto, un lavoro che naturalmente dovrà proseguire attraverso il tavolo e in sinergia, affinché la rete dei presidi ospedalieri venga salvaguardata e sia un punto di riferimento, investendo seriamente e modernizzando strumenti e offerta di prestazioni e servizi. La presenza al tavolo della Provincia e degli enti locali è finalizzata proprio al raggiungimento di questi obiettivi”.
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