"A un gentiluomo, in una discussione teologica o letteraria, venne gettato sul viso un bicchere di vino. L'aggredito non si scompose e disse
all'offensore: Questo, signore, e' una digressione; attendo il suo argomento"
(Jorge Luis Borges, Arte di ingiuriare, 1933)
Egregio sindaco,
ho esitato a scriverle questa lettera, attendendo che altri le facessero la richiesta che con essa intendo porle, una richiesta che mi sembra cosi'
ovvia che ad essa confido lei vorra' dare una positiva risposta.
Ho appreso dai mezzi d'informazione che lei ed altri amministratori del Comune di Tarquinia avreste denunciato alcuni cittadini che in occasione di una recente seduta del consiglio comunale avrebbero espresso con grevi espressioni un vivace dissenso rispetto ad alcune decisioni dell'amministrazione (non ero presente, e non so cosa sia realmente accaduto, ma non faticherei a credere che in quella circostanza possano anche essere state dette parole non meditate, come puo' accadere e sovente accade).
La richiesta che le pongo e' la seguente: che lei ed i suoi colleghi ritiriate la denuncia nei confronti di quelle persone.
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Molte ragioni motivano questa richiesta, ma due mi sembrano decisive.
La prima, di metodo: in quanto pubblici amministratori si deve saper accogliere ed interpretare la critica al proprio operato, anche quando essa sia espressa in forme verbali non adeguate o finanche ingiuriose; in quanto pubblici amministratori si deve saper favorire l'espressione delle opinioni dei cittadini anche quando essa si dia in forme verbali non condivise o addirittura offensive; in quanto pubblici amministratori si deve comunque voler promuovere il confronto delle posizioni e la partecipazione democratica, piuttosto che mettere a tacere il dissenso anche quando esso sia espresso in forme verbali non accettabili.
La seconda, di merito: il pericolo per la popolazione altolaziale costituito dall'entrata in funzione della centrale di Tor Valdaliga Nord riconvertita a carbone. E' un pericolo di cui tutti siamo consci. Si possono avere opinioni diverse sul "quid agendum" (personalmente credo che si debba operare, in applicazione delle leggi vigenti, per impedire tout court l'avvio della centrale), ma e' consapevolezza comune che occorre impegnarsi in difesa della salute dei cittadini e della salubrita' dell'ambiente. Di questo occorre occuparsi, evitando distrazioni e confusioni.
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Egregio sindaco,
le scrivo questa lettera a titolo del tutto personale e senza entrare nel merito dei fatti oggetto della vicenda che mi ha mosso a scriverle.
Credo che lei sappia che nel secolo scorso sono stato anch'io un pubblico amministratore e che dagli anni Settanta sono stato uno degli animatori dell'opposizione alle nocive e distruttive servitu' energetiche imposte all'Alto Lazio.
La prego di voler accogliere, lei ed i suoi colleghi, questa richiesta di ritiro della denuncia nei confronti di cittadini anch'essi impegnati per il bene comune. E qualora lei accogliesse questa richiesta ovviamente prego anche quei cittadini di accettare sic et simpliciter la remissione di querela.
Facciamo prevalere la civilta', facciamo prevalere il confronto democratico, facciamo prevalere l'impegno in difesa della vita, della salute e della sicurezza delle persone, facciamo prevalere l'impegno per la difesa della biosfera, l'unica casa comune che abbiamo.
Cordialmente,
Peppe Sini
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