Un viaggio che ti cambia la vita, un segno che resta indelebile nella memoria, un modo per conoscere, capire, vedere coi propri occhi e trasformare la storia letta sui libri di scuola in un’esperienza da non dimenticare mai. La Provincia di Firenze accompagna anche quest’anno i ragazzi delle scuole superiori fiorentine nel Viaggio della Memoria, un pellegrinaggio nei campi di concentramento nazisti in Polonia, Germania e Austria. Dopo la visita ai campi di Dachau, Mauthausen, Ebensee, Gusen e nella risiera di San Sabba del primo pellegrinaggio organizzato dalla Provincia dal 6 al 10 maggio, parte domani da Peretola il secondo gruppo di studenti diretti ai lager di Auschwitz e Birkenau. Il viaggio, inizialmente previsto per il mese di aprile, è stato posticipato al 24-27 maggio a causa della nube vulcanica islandese che ha messo in tilt gli aeroporti di tutta Europa.
A partire domani per la Polonia insieme all’Assessore provinciale alla Pubblica Istruzione, Giovanni di Fede, sono tre studenti e un insegnante per ogni scuola partecipante: il Liceo Artistico Statale L.B. Alberti, l’Istituto Professionale Buontalenti, il Liceo Ginnasio Statale Galileo, l’Istituto Tecnico Industriale A. Meucci, l’Istituto professionale per i Servizi Sociali Elsa Morante Ginori Conti - tutte di Firenze - l’Istituto Professionale di Stato Chino Chini di Borgo San Lorenzo e l’Istituto Tecnico Commerciale e Liceo Scientifico Alessandro Volta di Bagno a Ripoli. Ad accompagnare i ragazzi nel cammino in questi luoghi segnati tragicamente dalla storia e a rendere questa esperienza ancora più toccante e ricca di significato ci saranno anche due rappresentanti della Comunità ebraica.
Grazie a questo progetto, sostenuto dall’ente provinciale fin dagli anni ’80, molti studenti hanno la possibilità di vivere un’esperienza unica che insegna più di qualsiasi altra lezione il senso di civiltà, di pace e democrazia.
“Questo viaggio ha una forte valenza formativa – ha commentato l’Assessore Di Fede - è molto importante portare i ragazzi a visitare i luoghi che furono lo scenario di tragiche ingiustizie. Perché eventi del genere non si ripetano più, perché i giovani vivano la storia passata ed attuale con maggiore consapevolezza. Non si tratta di una vacanza, ma di un’esperienza toccante che farà crescere la coscienza democratica degli studenti che parteciperanno e li renderà persone migliori”
Per la visita nei campi di sterminio gli studenti e i loro docenti si sono preparati con un corso tenuto da importanti storici della Resistenza.
“È giusto fare un percorso preparatorio per affrontare questa partenza – ha aggiunto l’assessore Di Fede - perché non c’è nulla di scontato o ripetitivo in questo viaggio, anche se il pellegrinaggio della memoria organizzato dalla Provincia si ripete da molti anni. Ogni esperienza cambia, sono i ragazzi a renderla sempre diversa, vivendola in modo personale, in base alla propria sensibilità, interessi, studi, apportando un contributo al viaggio che non è mai lo stesso. “Per ognuno di loro – conclude - si tratta di una cosa nuova, che li coinvolge, che dà loro la possibilità di riflettere e riportare ai familiari e ai propri compagni quello che hanno vissuto in modo personale e sempre unico”.
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