Ultime notizie Civitavecchia - La delirante risposta del signor Moscherini alla nostra nota sull’emergenza rifiuti mi fornisce l’occasione di precisare alcuni aspetti.
Il primo è che Moscherini fa bene a ripetere a pappagallo la patetica linea difensiva sul caso BEG, perché, qualora il Comune fosse condannato al risarcimento danni, sarà mia personale cura chiedere che sia chiamato a ripeterla di fronte alla Corte dei Conti, dove non potrà che emergere la verità, cioè che è stato il Comune, con lui come mandante, a chiedere alla società – in contrasto con il bando iniziale e con la volontà del Consiglio Comunale - di modificare il progetto per realizzare un inceneritore.
Il secondo è che ormai si vanta sempre più spesso di agire in maniera sotterranea, come un ratto delle chiaviche (con tutto il rispetto per il ratto e per le chiaviche!), per nascondere i suoi aborti amministrativi dall’azione di controllo che i consiglieri comunali hanno il diritto-dovere di svolgere.
Il terzo riguarda il sistema Arrow Bio, solo per ricordargli che nessuno ha incaricato lui di seguire l’iter per la realizzazione dell’impianto, ma il consiglio comunale – in una delibera così ignorante delle leggi e delle procedure da risultare persino ridicola - ha conferito il mandato alla Giunta di predisporre “il programma operativo di sviluppo dell’ipotesi progettuale da sottoporre all’approvazione del Consiglio Comunale”. Sotto
questo aspetto, anzi, è necessario evitare ulteriori spese di progettazione in assenza delle forme di pubblicità e trasparenza previste dalla legge, a meno che Moscherini non voglia pagarle di tasca sua.
In ogni caso mi sento di pronosticare un prossimo ampliamento della discarica di Fosso del Crepacuore di quasi 100.000 mc - tanto per evitare la Valutazione d’Impatto Ambientale obbligatoria sopra quella soglia - perché anche se di concerto con la nuova Giunta Regionale decidessero di violare o cambiare qualche legge (o entrambe le cose), la super-lavatrice Arrow Bio potrebbe iniziare a lavorare, forse, tra tre o quattro anni.
Rimane sempre il mistero del perché Moscherini - o meglio, chi gli scrive i testi - si sia innamorato di questa tecnologia, che farà sicuramente meno danni di un inceneritore, ma sta all’Italia come le pinne a un alpinista.
Purtroppo le alternative che abbiamo sempre proposto erano troppo efficienti e collaudate e, soprattutto, a parità di posti di lavoro costavano molto meno.
Per il resto, sarà Civitavecchia a valutare il suo operato in base alla pulizia della città e al costo della bolletta, oppure alle centinaia di migliaia di tonnellate di rifiuti che dopo avere raggiunto Torre Valdaliga in un allegro carosello di camion entreranno nelle centrali elettriche per finire “valorizzati” nell’aria che tutti saranno felici di respirare.
Il Capogruppo
Alessandro Manuedda
- Uno Notizie Lazio - ultime news Civitavecchia -