Università Agraria di Tarquinia, ultime notizie: il consigliere uscente Giovanni Leoni si incatena all'ingresso dell'Ente Agrario - Nella mattinata di martedì 20 Aprile 2010, in prossimità dell’imminente tornata elettorale per rinnovare il Consiglio d’amministrazione della Università Agraria di Tarquinia, un componente dello stesso Consiglio uscente, Giovanni Leoni ( del gruppo di Sinistra Ecologia e Libertà) denuncia, con un clamorosa protesta, le volontà della giunta che governa l’U.A. di voler alienare, con un provvedimento inaccettabile, un pezzo del patrimonio pubblico dell’Ente a favore di privati.
Oggi, il consigliere Leoni, che in passato ha più volte chiesto, non ottenendoli, chiarimenti e accesso a documenti che potessero far luce sulla gestione economica della U.A., ha deciso di incatenarsi in prossimità dell’ingresso del palazzo che ospita la sede dell’Ente agrario ed iniziare uno sciopero della fame per segnalare il clamoroso “colpo di coda” della uscente giunta Antonelli, la quale, in vista delle prossime elezioni, ha deciso di considerare la proposta di acquisto avanzata dal locatario dei locali al piano terreno del palazzo di via G.Garibaldi adibiti a bar e pertinenze.
La tempestività con cui si intenderebbe approvare la delibera che, di fatto, darebbe il via libera alla vendita dei locali, risulta essere la più evidente prova di come l’Amministrazione Antonelli ha gestito, economicamente e maldestramente, l’Ente: si tenta di approvare la cessione dei locali con l’ultimo consiglio utile (giovedì 22 Aprile) prima del voto di maggio come se, gli interessati all’acquisto, non potessero avere medesime garanzie da una eventuale, altra e non condiscendente, amministrazione.
Per scongiurare l’inaudito fatto – primo nelle storia dell’Ente – che priverebbe l’edificio e la proprietà della sua originale unità strutturale e proprietaria sacrificando, senza apparente e sostanziale ragione una parte importante del tutto - considerando che i locali in questione si trovano al piano terreno con accesso da una delle più importanti vie commerciali e transitate della Città – Leoni chiama a raccolta tutti coloro che hanno a cuore il destino e il valore della proprietà pubblica dello storico palazzo.
Per un tale atto, che offende l’intera comunità, non possono valere le giustificazioni riportate nel verbale della Conferenza dei capigruppo consiliari a sostegno della equivoca e ipotizzata vendita. Esse sono palesemente pretestuose, parziali e neanche conformi ai criteri di economicità che dovrebbero, al contrario, essere alla base della buona gestione dell’Ente.
Leoni, Sinistra Ecologia e Libertà e altri cittadini hanno avviato, contestualmente alla protesta, una petizione cittadina per invitare l’Amministrazione della U.A. a recedere dal suo intento ed annullare le procedure per l’alienazione del bene pubblico.
- Uno Notizie Tuscia, Viterbo - ultime news Tarquinia -