Puglia, Lecce: intervento dei Carabinieri per abusivismo - Carabinieri della Stazione di Salve hanno sequestrato un residence condotto da una società a gestione familiare, i cui componenti sono madre, padre e figlio, realizzato in località “Macchietunne”, agro del Comune di Salve, zona sottoposta a vincolo paesaggistico e dichiarata destinata a “verde agricolo”.
Ai provvedimenti odierni si è arrivati al termine di un’indagine iniziata il 1° marzo e diretta dal PM della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lecce, dott.ssa D. A. Buffelli. In quella data i militari della Stazione di Salve sequestrarono un primo manufatto ed iniziarono gli accertamenti sulle altre strutture rinvenute.
Al termine delle verifiche compiute dai Carabinieri è emerso che oltre alla prima struttura, altre otto unità abitative erano state realizzate in totale assenza o difformità al permesso a costruire e pertanto l’A.G. ne ha disposto il sequestro.
Il residence, condotto da L.M.R., 39enne, dipendente dell’Ufficio Tecnico Comunale di un Comune del Basso Salento, F.R., 66enne ingegnere edile e O.R., 62enne casalinga, era già pronto ad accogliere i primi clienti ai quali avrebbe garantito anche la presenza di alcune piscine all’interno delle quali sfuggire dalla calura estiva.
La struttura ricettiva, realizzata in un’area la cui estensione complessiva è di circa tredicimila metri quadrati, è stata realizzata all’interno di un enorme uliveto i cui alberi secolari hanno fatto da naturale riparo alle unità abitative nascondendole alla vista dei passanti ma l’ottima conoscenza del territorio e la costante attenzione all’ambiente ed alla sua tutela che caratterizzano il continuo e quotidiano impegno di tutti i Carabinieri hanno permesso di scoprire le realizzazioni abusive ed intervenire prima che un’ulteriore scempio venisse perpetrato ai danni del Salento.
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