Tuscia, ultime notizie Tarquinia: Maremma Etrusca, a Tarquinia i cittadini hanno svelato anche il dannoso tracciato dell'autostrada tirrenica - Nell'Alto Lazio le emergenze ambientali parlano del saccheggio della salute degli abitanti e delle ricchezze agro-turistiche del territorio in un clima di corruttela e tangenti, destinate a saziare appetiti individuali e dei partiti e sullo sfondo lo spettro della criminalità organizzata già presente. In questo quadro la posizione intransigente di Italia Nostra, preoccupata per l'avvenire della Maremma, aiuta a percepire meglio i pericoli che incombono su questa terra minacciata da tre devastanti progetti:
1) L'Autostrada Tirrenica;
2) Il nucleare possibile a Montalto di Castro;
3) La Centrale a Carbone di Civitavecchia;
Non sono questi gli unici pericoli per uno dei paesaggi più illustri d'Italia. A Talamone si prevede di costruire un grande porto turistico industriale. A Tarquinia viene preannunciata la costruzione di un enorme cementificio, che già dal progetto dimostra un livello insopportabile di degrado e depravazione, e lì vicino, a confine con Allumiere, menti perverse vorrebbero spostare la discarica di Malagrotta.
Per difendere la Maremma le sezioni Regionali del Lazio e della Toscana di Italia Nostra hanno deciso di impegnarsi in una battaglia comune e per questo motivo hanno indetto a Tarquinia, insieme ai comitati che presidiano il territorio la manifestazione "AUTOSTRADA: I CITTADINI SVELANO IL TRACCIATO", per far conoscere alla popolazione quello che i politici hanno taciuto; l'evento si è svolto a Tarquinia presso la sala riunioni della Cooperativa Pantano in Via di Porto Clementino.
Al centro della protesta c'è stata la questione dell'autostrada tirrenica, particolarmente minacciosa per Tarquinia e Capalbio, laddove con una manciata di euro potrebbe essere messa in sicurezza l'Aurelia. Italia Nostra si oppone in blocco ad una serie di mega progetti fonte di sperperi e corruzione, nonché di distruzione della vera economia agro-turistica del territorio.
Si parla insistentemente di interessi mafiosi negli appalti nell'autostrada e per il porto di Civitavecchia.
C'è solo da tremare all'ipotesi che questo genere di "operatori" possa mettere le mani sulle centrali nucleari.
Le grandi opere su cui indaga il Tribunale di Firenze insegnano!