Il tempo inclemente di queste ultime settimane ha causato non pochi disagi agli automobilisti italiani, ma loro sono in grado di affrontare l’imprevisto? Secondo l’indagine commissionata a TNS Italia da Assicurazione.it, comparatore leader del mercato RC Auto, pare di no. Può sembrare strano, ma basta una ruota a terra e oltre 9 milioni di italiani non sanno cosa fare.
Nonostante la necessità di cambiare un pneumatico sia un caso piuttosto frequente (a ogni patentato capita in media fra le 2 e le 3 volte nel corso della propria “carriera automobilistica”) un quarto dei guidatori italiani dichiara di non essere in grado di sostituire una ruota bucata (il dato sale al 44% se si considerano solo i neopatentati) e fra chi si è trovato a doverlo fare, oltre 6 milioni hanno chiesto aiuto.
Se gli uomini in panne si rivolgono soprattutto agli amici (74% degli intervistati), le donne chiedono aiuto prevalentemente al partner (47%) o ad altri automobilisti di passaggio (29%). Quasi un milione e mezzo, infine, quelli che sono stati costretti a ricorrere a un carro attrezzi e la metà di loro lo ha dovuto pagare di tasca propria, spendendo solo per la chiamata fino a 90€. Eppure assicurandosi sarebbero bastati meno di 4 centesimi al giorno per non avere problemi.
“La copertura aggiuntiva dell’assistenza stradale è sottoscritta da appena il 7% degli automobilisti italiani”, ha commentato Alberto Genovese, CEO di Assicurazione.it, “probabilmente il motivo risiede in una conoscenza poco approfondita delle garanzie accessorie. Bastano 15€ di aggiunta sul premio RC per avere l’assistenza completa per un anno. ”
Ma quali sono le zone e le professioni d’Italia più previdenti? Può non sorprendere scoprire che negli ultimi 12 mesi il più alto numero di polizze per l’assistenza stradale è stato sottoscritto nelle regioni in cui lo scorso anno si sono avute le nevicate che hanno causato i maggiori inconvenienti.
Se, come ha dichiarato Genovese, il dato nazionale è del 7%, in alcune regioni cresce in maniera sostanziale; in Lombardia si arriva al 13%, in Piemonte al 10% e in Valle d’Aosta, Veneto, Trentino Alto Adige, Emilia Romagna e Liguria si supera l’8%. Puglia (1,9%), Campania (2,3%), Sicilia (2,7%) e Calabria (2,9%) le regioni meno propense a sottoscrivere questo tipo di copertura.
A livello nazionale non sembrano esserci grandi differenze fra uomini e donne (6,9% gli uomini che sottoscrivono la polizza di assistenza stradale, 7,5% le donne), sembra invece che mettere la fede al dito renda più previdenti. A confermarlo il dato del 7,5% degli sposati che, per non rischiare di trovarsi impreparati davanti a un guasto della propria auto, si assicura. I single si preoccupano di meno e solo il 6% di loro aggiunge alla polizza RC auto l’assistenza stradale.
Sempre secondo l’analisi dei dati, le categorie professionali che hanno sottoscritto il maggior numero di polizze per l’assistenza stradale sono stati i dirigenti (9.45%), i medici (8.90%) e gli impiegati (8.23%).
Chi proprio sembra non curarsi di questo tipo di copertura sono gli ecclesiastici. Solo lo 0.5% dei preti al volante ha stipulato un contratto di assicurazione per l’assistenza stradale, ma il dato muta se si guarda ai religiosi che guidano nelle metropoli italiane; a Milano si sale al 3%, a Roma, addirittura, al 13%.
La Divina Provvidenza, forse, non abita in città.
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