Santa Severa, frazione di Santa Marinella: ultime notizie sulla casa di riposo lager in provincia di Roma - Arrestati i 2 titolari della
casa di riposo " Oasi anziani Villa Chiara " di Santa Severa, frazione di Santa Marinella, in provincia di Roma, dove sono morti asfissiati 2 anziani.
I reati
ipotizzati sono sequestro di persona ed omicidio.
I due anziani erano stati
costretti a dormire nel magazzino,
senza abitabilità, una dependance dell'edificio
principale, casa di riposo che ospita altri 10 anziani.
Arrestati
moglie e marito, due psicologi di 61
e 64 anni proprietari della struttura ospizio.
In base alle ricostruzioni fatte nell'ospizio lager i 2
anziani deceduti erano tra i più inquieti, creando problemi agli altri anziani nell'ora di riposo. Per questa ragione, la
sera, venivano presi in consegna dalla badante,
condotti nella "dependance", prigione lager,
chiusi dentro durante la notte e "liberati" la mattina successiva.
Il magazzino, non abilitato pertanto all'uso abitativo, è un
locale completo di piccolo bagno.
Il locale era stato usato precedentemente come
ripostiglio.
E' una struttura con mura leggerissime ed in queste ultimi notti faceva particolarmente freddo.
Non è pertanto difficile immaginare che i due anziani regolassero il climatizzatore alla massima potenza.
Stando a quanto si è potuto apprendere finora,
non c'è stato un incendio vero e proprio.
Tuttavia, bruciando
lentamente, la plastica e gli altri materiali hanno emesso una
grande quantità di fumo tossico.
I DUE ANZIANI: LAMBERTO DI BERARDINO, DI CERVETERI, E GIOVANNI MARONGIU DI SANTA MARINELLA, MORTI PER ASFISSIA
Per i due anziani, sorpresi nel
sonno, non c'è stato scampo.
Durante il principio d'incendio, i 2 anziani hanno anche provato ad uscire, trovando la porta chiusa a chiave dall'esterno.
Gli anziani, Lamberto Di Berardino di 82 anni
di Cerveteri e Giovanni Marongiu di 91 di Santa Marinella, sono morti
per asfissia.
Una terza persona,
un'infermiera originaria del Madagascar, ha tentato di soccorrere i
due anziani, ma si trova ora ricoverata in ospedale, al San paolo di Civitavecchia, anche lei
intossicata dal fumo.
Nella casa di riposto erano
ospitate 12 persone.
Le indagini dovranno ora
accertare fino in fondo le responsabilità dei due titolari della
casa per anziani e cioè se a causare l'incendio sia stato il
cattivo funzionamento o la scarsa manutenzione del condizionatore e
se l'impianto elettrico ed i sistemi antincendio della dependance
fossero o meno a norma.
A margine del
triste episodio, c'è da rilevare le ultime notizie secondo le quali i
responsabili della residenza non avrebbero informato
tempestivamente i familiari delle due vittime, che avrebbero così
appreso del decesso dei congiunti dagli organi
d'informazione.
INTERVENTO CODACONS SU VICENDA NEL COMUNE DI SANTA MARINELLA
Intanto sulla tragica vicenda di Santa Severa interviene il Codacons che chiede più controlli.
"Come già fatto in
occasione del rogo di qualche mese fa in una clinica del quartiere
Montesacro a Roma, ribadiamo la necessità di controlli in tutte le
case di riposo per anziani nella provincia di Roma".
Lo chiede Carlo Rienzi, presidente del Codacons.
"In attesa che la magistratura svolga tutte le dovute
indagini - evidenzia Carlo Rienzi - è opportuno predisporre verifiche e
controlli in cliniche per anziani e strutture analoghe, per
accertare il rispetto delle norme di sicurezza, specie in materia
di incendi.
D'altro canto non è sufficiente, a puro titolo di esempio - ha
aggiunto Rienzi - la presenza di un estintore in una stanza per rispettare
la normativa, perché lo stesso estintore va periodicamente
controllato da persone competenti, per garantirne la funzionalità.
Gli enti locali devono quindi verificare la sicurezza di queste
strutture e disporre la chiusura di quelle non in regola, così da
evitare il ripetersi di tragedie simili."
TUTTI I DEGENTI DELLA CASA DI RIPOSO PER ANZIANI SEQUESTRATA A SANTA SEVERA AFFIDATI ALLA C.R.I.
Intanto i carabinieri, su disposizione della Procura della Repubblica di Civitavecchia, hanno sequestrato l'intera struttura ed hanno affidato gli
altri degenti, una decina, alle cure della Croce Rossa Italiana.
Le indagini stanno portando alla luce una serie di irregolarità, che sembrano destinate ad
aggravare ancora la posizione dei due psicologi finiti in manette e,
probabilmente, a coinvolgere anche altre persone.
L'Oasi Villa Chiara non era una casa di riposo convenzionata con il sistema
sanitario, ma funzionava come un bed and breakfast per anziani.
I due
proprietari della struttura assicuravano vitto e alloggio in cambio
del pagamento di una quota giornaliera.
L'idea di utilizzare la villa
come una residenza per anziani in modo del tutto abusivo era stata
qualche anno fa della coppia arrestata.
- UNO NOTIZIE, SANTA MARINELLA ( ROMA )