Saranno presenti l'autrice, Rita Pennarola, e il direttore de La voce delle Voci, Andrea Cinquegrani; modera il dibattito Anna Petrozzi - Antimafia2000 e presenta gli ospiti Ettore Marini-Pres. Res publica
"Sono traumatizzato dalla legalizzazione dell'aborto, perché la considero, come molti, una legalizzazione dell'omicidio." Pier Paolo Pasolini -Corriere della Sera, 19 gennaio 1975
Dopo trentacinque anni la stessa affermazione "forte" riecheggia dalla pagine di "ULTIMI- inchiesta sul fine vita" di Rita Pennarola, vicedirettore de La Voce delle Voci, e soprattutto donna di sinistra..., che non per niente l'ha messa ad epigrafe del suo nuovo libro.
Un libro che non esito a definire sconvolgente, e non tanto, o non solo, per i temi trattati - commercio di organi e di feti, e della mafia che lo gestisce - ma per la volontà dichiarata di rimettere in discussione due "dogmi" della laicità: aborto e testamento biologico.
Il titolo dell'introduzione, non a caso, è "il coraggio per dirlo": di dire che un certo lassismo nell'applicazione della 194 ha portato a casi estremi (la morte di un feto perfettamente sano di quasi sei mesi al Careggi è uno degli esempi riportati), e che il testamento biologico può aprire la porta ad espianto di organi a persone ancora vive.
Rimettendo in discussione, in tal modo, i grandi interrogativi "morali" che attanagliano la nostra storia contemporanea: quando inizia, e quando finisce, veramente, la vita?
Non dico altro per non togliere a chi mi legge il piacere di scoprire cosa dirà in proposito Rita Pennarola, e gli altri ospiti, sabato 16 gennaio alle 16,30 alla Sala della Provincia in via Gramsci 4 - Pesaro, e, soprattutto, di leggersi il libro, che sarà in vendita in tale occasione in anteprima nazionale (uscita prevista in libreria il 22 gennaio)
- Uno Notizie Pesaro -
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