Un tuffo nel passato ed una finestra attenta sul futuro. E’ stato questo il percorso del “VannInConversazione”, una sorta di fil rouge che ha collegato la vita – dal ’79 ad oggi – dell’importante realtà scolastica viterbese, che ha festeggiato, in questa occasione, i trenta anni dall’inaugurazione della sede attuale.
E’ stata anche l’occasione per rendere omaggio a Giuseppe Foti, il Preside che volle a tutti i costi quella costruzione e che riuscì nell’impresa premendo senza soste sull’amministrazione locale per edificare il progetto “futuribile” di Via Carlo Cattaneo, che oggi comincia a mostare i segni del tempo e, soprattutto delle leggi sulla sicurezza, tasto dolente di quasi tutte le strutture su scala nazionale.
Su questo ha posto l’attenzione Francesca sciamanna, dirigente scolastico della Pietro vanni, che ha voluto realizzare questo appuntamento del tutto particolare del “vecchio” “VannInConcerto”, grazie alla collaborazione dei Docenti Alcini, Virtuoso e Beccarla e di tutto il Personale della scuola.
Presenti al tavolo della rappresentanza, accanto a Giuseppe Foti (a cui è andata una targa-ricordo da parte di Francesca Sciamanna), l’architetto Pulselli, che realizzò la scuola Pietro Vanni, l’artista Paternesi e il docente Carcereri (che negli anni ’80 realizzò simpatiche iniziative, quali, ad esempio, un cartone animato della scuola).
Le istituzioni hanno portato il proprio saluto e colto anche l’occasione per raccontare qualche aneddoto legato a Giuseppe Foti e alla “vecchia” Vanni, come ha fatto Romolo Bozzo, dirigente dell’ufficio scolastico provinciale, e Marcello Meroi, in rappresentanza del Comune di Viterbo.
E se nelle intenzioni degli organizzatori c’era anche quello di un ideale passaggio ideale di consegne tra la Vanni dei suoi primi vagiti agli alunni del terzo millennio, questo è riuscito alla perfezione grazie agli interventi di alcuni studenti delle attuali seconde e terze classi intrecciati ad alcuni “ex” chiamati sul palco.
Di quegli alunni della Pietro Vanni, oggi apprezzati professionisti, è rimasto il ricordo vivissimo e positivo, come ha dichiarato Paolo Candy, astronomo e scrittore, Carlo Papale e Paolo Simoni. Tra loro anche un’alluna che oggi è il dirigente scolastico Patrizi, che ha voluto ringraziare Giuseppe Foti e riconoscendo di essersi spesso ispirata a lui nella professione.
La grande serata dell’Angolo della Musica è stata incorniciata da momenti artistici, come quelli dedicati alla poesia (apprezzatissima quella di Alda Merini letta da una giovanissima alunna), alla proiezione di immagini d’epoca e ormai storiche e, soprattutto, alla musica.
Armando Beccarla al Sax e Andrea Araceli al pianoforte, infatti, si sono fatti apprezzare per tre pezzi di grande suggestione che hanno riscosso gli applausi della numerosissima platea.
- Uno Notizie Lazio - Viterbo -
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