Le sottoscritte organizzazioni desiderano esprimere in primo luogo la piena solidarietà ai lavoratori colpiti dal progetto di ristrutturazione che le FS arbitrariamente stanno portando avanti.
E’ quella odierna una riunione importantissima per una presa di posizione netta che deve venire da tutti i cittadini e dalle istituzioni contro le scelte FS, a favore dello sviluppo del Porto, ma anche di tutto il comprensorio formato dall’entroterra di Civitavecchia.
Mentre c’è chi lavora perché si realizzi il riequilibrio del territorio di Civitavecchia e dell’Alto Lazio, le FS remano contro ogni decisione che venga dai cittadini e soprattutto da questa zona. Di prove ne potremmo elencare tantissime.
Accanto alla brutta notizia dei traghetti FS, pochi giorni fa è stata diffusa la notizia che è stata siglata la convenzione per il ripristino della ferrovia Civitavecchia-Capranica-Orte, dalla Regione Lazio, l’Autorità Portuale e l’Interporto di Orte.
La convenzione stabilisce e determina responsabilità e modalità della partecipazione di questi Enti e da il via alla progettazione esecutiva della linea.
Tutto ciò è partito dal progetto presentato, dal Presidente dell’Interporto di Orte Marcello Mariani, al quale i comitati per la riapertura della ferrovia desiderano esprimere particolare ringraziamento.
Notizia positiva quindi, che fa fare un passo in avanti per il ripristino definitivo di questa linea definita strategica per la mobilità dall’Unione Europea, che la vede come il congiungimento dei due mari Tirreno Adriatico, attraverso il corridoio 1.
Ma anche in questa vicenda non si comprende il ruolo delle FS.
Le FS sono ancora proprietarie del diritto di esercizio che tengono ancora ben stretto, anche se affermano continuamente la non economicità della linea.
Perché questi padroni del vapore, non lasciano la ferrovia a chi vuole gestirla?
E’ una domanda che ci siamo più volte posti e alla quale abbiamo dato anche delle nostre risposte interessando la Corte dei conti per esaminare i conti sui soldi spesi, ma anche quelli stanziati e non spesi e finalizzati alla riapertura.
Al di là del ruolo delle FS, che è un problema che dovrà essere alla fine sciolto, desideriamo esprimere soddisfazione e guardare positivamente al futuro della ferrovia che per le popolazioni dell’Alto Lazio, significa riequilibrio territoriale, ritenendo Civitavecchia come un polo di sviluppo economico e sociale anche in contrapposizione a Roma capitale.
Perché allora, non aprire il dibattito sul tema dello sviluppo del territorio, visto in compenetrazione tra il comprensorio di Viterbo e quello di Civitavecchia in funzione del collegamento con l’Italia centrale?
E qui che si pone un’altra domanda: Non ritiene la politica viterbese d’interesse lo sviluppo del territorio, necessario, anche per contrastare l’attrazione di Roma?
In questa riunione, indetta dal Sindaco Moscherini, si discute sul futuro dei traghetti per la Sardegna, che le FS vorrebbero portare a Genova. Necessita respingere tale ipotesi e precisare cosa vogliamo cittadini, lavoratori e comitati per lo sviluppo del territorio.
Da parte nostra vorremmo che i politici viterbesi e civitavecchiesi a tutti i livelli, rivendichino il rispetto delle popolazioni. Facciamo quindi il punto della situazione sul futuro dei traghetti, sul potenziamento del Porto e sullo sviluppo da dare al comprensorio attraverso le infrastrutture viarie e ferroviarie. Da cio’ deve scaturire la proposta di creazione del comprensorio Viterbo-Civitavecchia, polo di attrazione dello sviluppo, con una mobilità trasversale, in contrapposizione al grande polo di Roma capitale.
Insieme alla Trasversale e al suo completamento, la ferrovia Civitavecchia Capranica Orte è il perno centrale di questo discorso.
Abbiamo timore però, in particolare per la linea ferroviaria, che senza la vigilanza degli enti locali nel momento della progettazione definitiva della linea, ci sia ancora la lunga mano delle FS che tenti di evitare la riapertura, in tempi brevi. Rivolgiamo quindi l’invito ai rappresentanti degli enti locali, che a nostro parere debbono finalmente e attivamente partecipare, perché pretendano che la progettazione della linea FS Civitavecchia Capranica Orte, tenga conto dei 200 miliardi di lire già spesi e dei 123 miliardi stanziati.
C’è un preciso collegamento tra il problema dei traghetti e della ferrovia Civitavechia Capranica Orte.
Sia nell’una che nell’altra vicenda i soliti manager ioni, non tengono in alcun conto le esigenze delle popolazioni e soprattutto cercano il ridimensionamento del Porto.
Perché continuano a non voler riconoscere l’importanza strategica per tutto il Centro Italia del Porto e della riapertura della linea ferroviaria Civitavecchia Capranica Orte?
Le FS debbono restituire i 123 miliardi stanziati per la definitiva riapertura della linea ferroviaria Civitavecchia Orte, debbono precisare se sono stati fatti o meno i collaudi dei lavori effettuati con altri 200 miliardi.
Sono anni che chiediamo a gran voce chiarimenti senza ricevere risposte esaurienti.
E’ forse questo il principale motivo per cui le FS sono contro la ferrovia e sono anche contro lo sviluppo del Porto?
Attendiamo ancora una volta risposte.
Sosteniamo quindi la lotta dei lavoratori, perché non è finalizzata esclusivamente al mantenimento del posto di lavoro, ma è anche la lotta per lo sviluppo del territorio.
Gabriele Pillon
Comitato per la riapertura della linea ferroviaria Civitavecchia Capranica Orte
Raimondo Chiricozzi
AICS Comitato provinciale Viterbo
Giacomo Traini
Comitato promozioni Alto lazio
- Uno Notizie Civitavecchia - Lazio -
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