La crisi economica che ha colpito tutti principali settori produttivi non ha risparmiato il settore agroalimentare della nostra regione. Per rispondere dunque alla crisi in maniera decisa Cia Lazio, Confagricoltura Lazio, Fedagri Confcooperative Lazio e Legacoop Lazio si sono date appuntamento a Cori (LT) per delineare le strategie di intervento a sostegno delle imprese agricole regionali.

L’incontro, che ha visto una partecipazione massiccia ed attiva dei rispettivi gruppi dirigenti regionali, ha sancito una svolta fondamentale per l’intera politica agricola regionale. Le quattro associazioni dell’agroalimentare hanno infatti deciso di muoversi insieme, per fare squadra rispetto ad un mondo, come quello agricolo che pur essendo da sempre uno dei pilastri fondamentali dell’economia della nostra Regione si è visto troppe volte messo da parte, sopraffatto da dinamiche formali e burocratiche che ne impediscono da troppo tempo lo sviluppo attraverso un puntuale accesso alle risorse del PSR 2007-2013.

Idea questa sposata in pieno dai presidenti regionali delle quattro Associazioni presenti: Alessandro Salvadori, Paolo Perinelli, Giuseppe Sparvoli, Giuseppe Codispoti i quali tutti hanno sottolineato con fermezza il bisogno di azioni sinergiche, mai fine a se stesse, ma frutto della partecipazione e della condivisione tra quegli attori sociali che lottano e si battono non a sostegno esclusivo dei propri soci ma a favore dell’intero settore: “Questo e' il momento del fare. Noi che ci troviamo alla guida delle organizzazioni agricole – hanno affermato i quattro presidenti - siamo chiamati non a gestire il malcontento dei nostri associati, o magari a scaricare su altri colpe e responsabilità. Tutti noi abbiamo il dovere di
essere propositivi e di collaborare”.

In un’economia globalizzata e in forte crisi economica, che vede crescere in maniera esponenziale la concorrenza, le vere parole chiave sono Integrazione di sistema, Innovazione ed Internazionalizzazione.  Tre direzioni che, sostenute da un moderno sistema di accesso al credito, non devono mai far perdere di vista l’obiettivo principale e cioè quello di valorizzare le tipicità territoriali, salvaguardando la qualità dei prodotti e delle materie prime.

Al crollo di muri simbolici e fisici, sarebbe anacronistico rispondere con la chiusura e l’isolamento: la vera sfida attuale è quella di realizzare, anche nella nostra Regione, una forte lobby volta a riaffermare in primis la centralità delle imprese agricole e che metta costantemente al centro del dibattito e dei programmi politici le imprese agricole e le loro associazioni di rappresentanza come unico mezzo di tutela e salvaguardia delle imprese agricole della nostra Regione.

- Uno Notizie Viterbo - Lazio -