Egregio Direttore,
Già in data 6 luglio u.s. – nel prendere atto di una intervista impregnata di ottimismo rilasciata dall’Assessore al Volo ad un quotidiano locale vertente su una presunta imminente approvazione al CIPE del “progetto” Aeroporto Viterbo (quello mega si intende) - S.T.A.S.A., per chiarire ai lettori di cosa si stesse parlando, riassunse brevemente competenze e modalità di funzionamento del C.I.P.E..
Visto l’interesse “politico” suscitato dalla per noi comprensibilissima espressione del comitato interministeriale “preso atto del Piano di prefattibilità del nuovo aeroporto di Viterbo” riproponiamo di seguito il testo integrale delle nostre osservazioni, ricordando ai lettori che sul nostro sito http://www.csaeroportotuscia.it è possibile attraverso i comunicati stampa, le news e l’audio dell’audizione parlamentare di ANACNA nel corso dell’indagine conoscitiva svolta Commissione Trasporti della Camera sugli aeroporti (Viterbo incluso), farsi un’idea più precisa di cosa stia realmente accadendo.
Ebbene si venne a sapere allora dall’Assessore al Volo che all’esame di quella riunione pre-CIPE, vale a dire di una riunione preparatoria in cui – come accennato nel comunicato di luglio – si dovrebbero prendere in esame schemi di provvedimenti per farli poi approvare dal CIPE, sarebbe stato esaminato ed espresso parere favorevole anche al “progetto” (ma quale?) dell’aeroporto di Viterbo.
Queste stravaganti dichiarazioni ci incuriosirono non poco e ci chiedemmo se fossero supportate dalla diffusione dei documenti che comprovassero quanto asserito.
Ci chiedemmo come il Comitato Interministeriale, sulla base di un superficiale documento programmatico ministeriale, contenuto in poche cartelle, riuscisse ad allocare risorse finanziarie non definite su di un progetto di sviluppo aeroportuale che in buona sostanza ancora non c’era ed a tutt’oggi non c’è. Ed, ancora, come una delibera incardinata, su un mero documento programmatico – qualora adottata – potesse poi passare indenne al controllo ed alla registrazione della Corte dei Conti per essere poi pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale.
Oggi è tutto chiaro e ci meravigliamo che non lo sia altrettanto per autorevoli esponenti politici che dal 2006 fanno parte della cordata per la realizzazione del mega-aeroporto di Viterbo.
“Preso atto del Piano di prefattibilità del nuovo aeroporto di Viterbo” equivale per il CIPE ad aver registrato una semplice informativa relativa al “Documento programmatico per il nuovo aeroporto di Viterbo ed infrastrutture correlate”, come avvenne a Luglio in sede di pre-CIPE e come affermò il Commissario Europeo On.le Tajani nella conferenza stampa del 24 ottobre 2008 rispondendo ad una nostra specifica domanda:
“si è ancora nella fase di preconcertazione e di studio di progettualità. Se non si reperiranno le risorse finanziarie per realizzare aeroporto e collegamenti, l’aeroporto a Viterbo non si farà”.
Nulla ci pare mutato da quella data.
Come affermato anche dal Presidente dell’ENAC Riggio, in audizione parlamentare del 4 novembre scorso, l’aeroporto internazionale di Viterbo è “programmato” quale sostituto di Ciampino e quindi destinato a ad accogliere nel tempo svariati milioni di passeggeri.
Vorremmo ricordare ai lettori – da addetti ai lavori – che anche l’aeroporto di Grazzanise fin dagli anni 70’ era “programmato” a sostituire Napoli Capodichino che giace all’interno della città e che da 9 anni è stata assunta la decisione di realizzarlo, ma ancora non si muove niente.
A buon intenditor poche parole. Quanto sarebbe meglio rinunciare a questo improbabile progetto e ritornare a parlare pragmaticamente di aeroporto regionale compatibile con il territorio. Perfino Frosinone, in un'area geografica effettivamente inadatta, è riuscita a svolgere azioni concrete ed incisive per realizzare, con l’impiego di risorse locali, un aeroporto regionale...
Il coordinatore dott. Bruno Barra
- Uno Notizie Viterbo -
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