La Giunta regionale delle Marche investe 1 milione e 250 mila euro per migliorare l’efficienza energetica delle sedi istituzionali di Ancona. La somma servirà per realizzare una pensilina fotovoltaica presso il parcheggio degli uffici regionali (in Via Giuseppe Verdi) e un impianto fotovoltaico a Palazzo Li Madou. Altri due interventi di riordino energetico interesseranno i Palazzi Rossini e lo stesso Li Madou.
Su proposta dell’assessore Gianluca Carrabs, la Giunta ha integrato il Programma triennale dei lavori pubblici della Regione con questi nuovi investimenti. “Gli interventi miglioreranno il rendimento energetico degli immobili, consentendo un risparmio degli stessi consumi energetici e una conseguente diminuzione delle emissioni dei gas che alterano il clima – sostiene l’assessore - Certamente quello della Regione è un piccolo, ma significativo passo, che traccia una strada da percorrere per una corretta gestione degli immobili.
È un esempio che auspichiamo possa essere seguito dalle pubbliche amministrazioni e dagli stessi privati. Quella della bioedilizia, d'altronde, è oggi una realtà che si sta consolidando sempre più, sia nella coscienza dei cittadini, sia come scelta economica vincente”. La riqualificazione e l’efficienza energetica degli edifici, sottolinea Carrabs, “rappresenta una grande sfida e sono ormai le direttrici comuni della Regione che si è dotata, tra le prime in Italia, di una Legge sull’Edilizia sostenibile molto avanzata, nella consapevolezza che non possiamo più permetterci di sprecare risorse energetiche: l’edilizia impegna i due terzi del budget energetico nazionale, sprecandolo in perdite energetiche degli edifici, realizzati con una scarsa efficienza energetica.
È lo stesso quantitativo che il nostro paese importa come fonti fossili dall’estero. Incidendo sul risparmio energetico delle costruzioni, si interviene sullo spreco, riducendo i consumi e di conseguenza la spesa economica delle famiglie marchigiane. Gli edifici tradizionali impegnano 20 litri di gasolio per mq, mentre quelli realizzati con la Bioedilizia, nella fattispecie, quelle in classe C consumano 6 litri, quelle in classe B 3 litri e quelle in classe A 1,5 litri, addirittura quelle passive 0 litri e l’energia in eccesso possono anche rivenderla.
Questo è un esempio chiaro e concreto di come la prima e assoluta fonte di energia sia il risparmio energetico. È chiaro, allora che il settore edilizio ha un ruolo chiave per l’attuazione del Protocollo di Kyoto e il raggiungimento degli obiettivi 20-20-20 previsti dall’Unione Europea”. Il risparmio, conclude l’assessore, rappresenta “una vera fonte di energia che libera risorse per altri interventi e migliora l’ambiente. La Regione vuole dimostrare tutto questo, iniziando dai propri immobili”.
- Uno Notizie Ancona -
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