Crocifisso in classe, sentenza della Corte Europea di Strasburgo in merito al crocifisso in aula scuole: i crocifissi saranno tolti dalle aule di scuola. Risarcita la donna , Soile Lautsi, che lo aveva chiesto nel 2002 alla corte europea - La Corte Europea di Strasburgo ha stabilito che il crocifisso esposto nelle aule delle scuole "lede la libertà religiosa degli alunni e rappresenta una violazione dei genitori ad educare i figli secondo le loro convinzioni".
Il Ministro della Pubblica Istruzione Gelmini ha immediatamente presentato ricorso contro questa sentenza che vieta il crocifisso nelle aule delle scuole in Italia e il Vaticano, attraverso il suo portavoce, padre Federico Lombardi, definisce "sbagliata e miope" la sentenza della Corte europea e sottoliena che "stupisce che una Corte europea intervenga così profondamente in una questione fortemente legata all'identità del popolo italiano".
Il caso esplose nel 2002, quando Soile Lautsi, cittadina italiana originaria della Finlandia, aveva chiesto all'istituto statale frequentato dai suoi figli di togliere i crocifissi dalle aule.
I tribunali italiani avevano rigettato ogni sua richiesta in merito al crocifisso in classe, mentre ora i giudici di Strasburgo le hanno dato ragione, obbligando il Governo italiano anche ad un risarcimento di 5 mila euro a favore della donna che aveva chiesto di togliere il crocifisso dalle classi.
- Uno Notizie Italia - Roma -
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