In merito al dibattito accesosi sulla cronaca di un noto quotidiano locale a seguito dell’audizione, relativa all’indagine conoscitiva sugli aeroporti, tenutasi nei giorni scorsi presso IX commissione permanente della Camera dei deputati da ANACNA ” (Associazione Nazionale Assistenti e Controllori della Navigazione Aerea), S.T.A.S.A. – del cui contributo di studi relativamente all’aeroporto di Viterbo si è avvalsa l’Associazione dei controllori - rende noto quanto segue.
La relazione consegnata da ANACNA ai parlamentari si compone di 80 pagine ed alla sua redazione hanno contribuito 14 esperti (piloti, controllori, dirigenti aeroportuali, esperti di sicurezza volo, ingegneri aeronautici, specialisti d’ambiente, docenti universitari).
Il documento tocca aspetti di carattere giuridico, tecnico ed organizzativo che riguardano la gestione di tutti gli aeroporti italiani e la sicurezza del volo in generale e, in questo ambito, STASA ha fornito elementi per il delicato tema del sistema aeroportuale romano (inclusa la prospettata realizzazione di un aeroporto internazionale a Viterbo) e dei criteri da seguire nella localizzazione dei grandi aeroporti.
L’elaborato è stato coralmente apprezzato (come si vedrà quando saranno pubblicati i resoconti parlamentari) da tutti i deputati presenti alla seduta della IX Commissione e – a parere di STASA – non può essere semplicisticamente liquidato, così come fatto dal Sindaco di Viterbo Marini e dall’assessore Regionale Parroncini, nella menzionata cronaca locale di un quotidiano venerdì della settimana scorsa, come il pensiero personale del solo Presidente dell’ANACNA (che lo ha esposto in Commissione); quotidiano locale che ha dimenticato, peraltro, di pubblicare le precisazioni in proposito rese dallo stesso Presidente.
Nel dettaglio si puntualizza che:
1. Per Viterbo si continua a parlare di aeroporto internazionale (comunitario) che subentrerà a Ciampino e che è destinato a regime (aumento traffico aereo previsto per i prossimi 20 anni = 250%) ad accogliere oltre 10 mln di passeggeri l’anno e più di 300 movimenti aerei al giorno.
2. STASA e ANACNA, nel suo comunicato stampa, non hanno stroncato tout court l’apertura al traffico commerciale del T.Fabbri, ma hanno sostenuto in Commissione che con interventi meno velleitari e con piccoli investimenti potrebbero essere potenziati taluni dei 68 aeroporti sottoutilizzati in Italia (tra cui Viterbo), rendendoli strutture adeguate, per movimenti passeggeri e aeromobili, nonché compatibili con il territorio sotto il profilo ambientale.
3. Non ha senso affermare apoditticamente, come fatto dai citati rappresentanti politici locali, l’inutilità di un dibattito tecnico/scientifico su di un aeroporto di dimensione internazionale che si da per “fatto” quando agli stessi dovrebbe essere noto che l’art.8 del regolamento CEE del 23 luglio 1992 (recepito con legge nazionale) prevede in modo tassativo che, se uno Stato decide di modificare un sistema aeroportuale esistente, questo, corredato di apposito progetto di fattibilità, dovrà essere sottoposto ad approvazione dei Paesi membri dell’Unione in sede di commissione. In quella sede verrà opportunamente valutato il rispetto dei parametri europei relativi alla capacità, sicurezza e sostenibilità ambientale (VIA e VAS) e la eventuale decisione della Commissione sulla revisione del sistema aeroportuale va pubblicata sulla G.U. europea. Cosa che a tutt’oggi non risulta essere stata fatta per Viterbo.
4. Sostenere praticabile realizzare aeroporto, logistica e infrastrutture di collegamento in soli 4 anni, così come fatto dai nostri rappresentanti politici, dà il segno di una scarsa conoscenza delle problematiche del settore e mancato approfondimento dello studio ANACNA. Giustificabile “ignoranza tecnica” che porta gli stessi autorevoli esponenti a concludere erroneamente che gli spagnoli avrebbero realizzato in soli 4 anni (2002-2006) l’aeroporto di Madrid, che oggi è il 5° aeroporto europeo con circa 50 milioni passeggeri anno, con collegamenti di metropolitane ultramoderne e velocissime con la città ed interconnessioni con tutto il Paese. In realtà quanto gli spagnoli hanno realizzato in soli 4 anni è il nuovo quarto terminal operativo (l’avveniristico T4-S). L’aeroporto di Madrid Barajas è operativo dal 1928 e ai primi all’inizio degli anni 70’ già ospitava 5 milioni di passeggeri.
5. Quanto poi al fatto che non sarebbe “…vero che lo sviluppo edilizio della città è orientato verso lo scalo, distante dalla città non 2 ma 4 chilometri, ma solo nell’area G1 (motorizzazione civile, per capirci)”. Non occorre essere urbanisti ma solo cittadini osservatori per verificare che gli elementi forniti da STASA, relativamente allo sviluppo della città nella direzione dell’aeroporto, sono inconfutabili e non riguardano evidentemente solo l’area della motorizzazione civile all’interno della quale dovrebbe essere realizzato, se e quando sbloccato,”Il Parco commerciale di San Lazzaro” da 132.000 metri cubi, ma anche, ad esempio, la zona Riello e tutte le aree adiacenti Tribunale ed Università in continuo sviluppo edilizio (mega struttura circolare Polo Nord e nuova clinica Salus lungo la Tuscanese incluse). Insediamenti pressoché adiacenti alla Tuscanese che non si può assolutamente ritenere che distino a 4 km dal costituendo aeroporto internazionale che, peraltro, dovrebbe impegnare un’area vasta almeno tre volte l’attuale.
6. Quanto alla prospettata non confliggenza del nuovo sedime aeroportuale (come individuato nel documento programmatico ministeriale) con la sola area del Bagnaccio sarebbe bastato trarre elementi di conoscenza dalla relazione presentata da ANACNA (pag.33 http://www.anacna.it/documents/pdf/2009_1027_Rel_fin_Comm_Trasp.pdf) per accertare che ben 15 pozze giacciono in tale area. Vedi comunque cartina sottostante.
7. Quanto poi ai contestati costi che il nostro Centro Studi ha affermato di essere solo per collegamenti stradali, autostradali e logistica di sostegno (aeroporto escluso), essi sono scaturiti da una serie di convegni e sortite ufficiali organizzate dal comune di Viterbo nonché contatti intercorsi con autorità militari.
Segnatamente:
• 1 miliardo di Euro per collegamento ferroviario Roma-Viterbo-Roma (percorso da definire e risorse da reperire) così come proferito dai massimi rappresentanti politici e istituzionali nella conferenza stampa tenutasi al Comune di Viterbo in data 24 ottobre 2008 (di cui si dispone registrazione).
• 400/450 milioni di Euro per lo spostamento dell’AVES in altra sede, essendo inconciliabile tale attività prettamente operativa con le centinaia di movimenti giornalieri, previsti a regime, di traffico aereo commerciale (fonte AVES – dato contenuto in relazione a Ministro Difesa).
• 300 milioni di Euro programmati dal Comune di Viterbo per la realizzazione degli interventi, in tre stralci, di collegamenti stradali (con Superstrada, Tuscanese, Acquabianca etc.) relativi al “nuovo polo aeroportuale di Viterbo”.
Totale: un miliardo e 700 milioni circa di Euro cui vanno sommate le spese di logistica di accoglienza.
STASA dichiara comunque la piena disponibilità ad aprire un dibattito pubblico su basi tecnico/scientifiche su questo tema entro fine anno anche nella forma del “faccia a faccia”.
Il Comitato Tecnico Scientifico di S.T.A.S.A.
- Uno Notizie Viterbo -
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