Si sono concluse le fasi di selezione del concorso regionale Komikazen – fumetto di realtà, l'unica selezione che premia il vincitore con la realizzazione di un libro. La commissione, formata da Gianluca Costantini (Associazione Mirada – disegnatore), Edo Chieregato (Associazione Hamelin – Bologna), Michele Ginevra (Centro Fumetto Andrea Pazienza – Cremona) e Daniele Brolli (Comma 22 edizioni – Bologna), ha individuato in Pietro Scarnera l'autore che sarà chiamato nell'anno prossimo a realizzare il progetto di fumetto presentato per i tipi di Comma 22.
Fino all’8 novembre 2009 Ravenna ospita le mostre della quinta edizione di Komikazen – Festival internazionale del fumetto di realtà, a cura dell’Associazione culturale Mirada.
Il Festival è realizzato nell’ambito delle iniziative del GAER Emilia Romagna (network regionali del GAI – Giovani Artisti Italiani) e di Italia Creativa.
La tendenza autobiografica, memorialistica, storica e di reportage del reale è sempre stata presente in molti dei grandi maestri dell’arte sequenziale. È proprio questo l’aspetto del fumetto che il Festival Komikazen prende in considerazione. In questa edizione in particolare sono presentate soprattutto storie che nascono da una tensione individuale, dalla ricerca e dalla sperimentazione.
Sei gli autori in mostra presenti a Ravenna con le tavole originali di alcuni dei loro lavori più significativi, in vari luoghi della città.
Ospite d’onore il disegnatore inglese Dave McKean, che al MAR, Museo d’arte della città, espone La comica tragedia o la tragica commedia di Mr Punch, lavoro sul diabolico personaggio Mr Punch, antieroe mutuato dalla Commedia dell’Arte, la cui storia si intreccia a ricordi d’infanzia del protagonista e narratore della storia. McKean, illustratore, designer, fotografo e perfino musicista è stato definito “un vulcano” per la creatività visionaria, che caratterizza tutta la sua opera: fumetti, lungometraggi e albi illustrati.
Fumetto di realtà nel senso più classico è invece quello delle opere dell’americano Peter Kuper, altra importante presenza del Festival, che a Ravenna espone le tavole di due suoi lavori: La giungla, e la sua ultima creazione Diario de Oaxaca.
Il fumetto però non è solo disegno, ma anche testo e una storia che funziona si realizza solo dall’affiatata collaborazione della duplice penna di chi disegna e di chi scrive.
L’altro aspetto della graphic novel è ben rappresentato dall’ironia e dalla perizia dello scrittore argentino Carlos Trillo, che per anni ha redatto i testi per le storie di personaggi altrui. A Ravenna sono esposte tavole disegnate da alcuni dei nomi più importanti del fumetto internazionale, i cui testi sono stati prodotti dallo stesso Trillo. Ci saranno tavole originali tra gli altri di Alberto e Enrique Breccia e di Risso.
La realtà del fumetto nazionale dell’ultima generazione di disegnatori è rappresentata da Paolo Bacilieri, con le tavole della storia dell’omicida Pietro Maso, vicenda rimasta impressa nella memoria di chi ha vissuto consapevolmente gli anni ’80; Gianluca Costantini, artista ravennate che si è contraddistinto negli ultimi anni per un fumetto dalle tematiche di interesse politico nazionale e internazionale e che presenta due mostre una sulla storia tragica della guerra di liberazione algerina, e l’altra dal titolo Opus quotidianum in cui sono esposte sue tavole di argomento politico scomposte e ricostruite in mosaico da Koko Mosaico; e Davide Toffolo che si confronta con lo scrittore più eclettico della nostra cultura contemporanea: Pier Paolo Pasolini.
Due le mostre presso lo Spazio Politiche Giovanili (via D’Azeglio, 2): le tavole Selezionati per Komikazen dei giovani autori scelti dal concorso che il Festival ha indetto nel 2009 e che prevede la pubblicazione del libro del vincitore nell’edizione 2010.
Sono inoltre esposte nel medesimo spazio le tavole curate nella parte testuale da Carlos Trillo nella mostra da titolo Aria buona dall’Argentina: 100 tavole originali su sceneggiatura di Carlos Trillo.
Sceneggiatore di Alberto ed Enrique Breccia, ha collaborato con numerosi autori, tra cui Risso. Trillo è uno dei più importanti sceneggiatori di fumetti latinoamericani ed uno degli autori di testi storici a livello internazionale. Fa parte di quella meravigliosa stagione del fumetto argentino che ha visto come protagonisti disegnatori come Breccia, ma ha anche dato le ali a Hugo Pratt.
Al Teatro Rasi (Via di Roma) la mostra Intervista a Pasolini di Davide Toffolo.
Toffolo nasce a Pordenone nel 1965 ed è autore di fumetti, oltre che cantante e chitarrista italiano, componente del noto gruppo Tre allegri ragazzi morti. È diplomato in Disegno Anatomico all'Università di Bologna, dove ha frequentato la scuola di fumetto Zio Feininger di Andrea Pazienza e Lorenzo Mattotti. Uno dei suoi temi prediletti è l'adolescenza con le sue difficoltà e i suoi conflitti. Tra i suoi ispiratori ci sono Pasolini, Ettore Petrolini, Federico Fellini e Tim Burton.
A Ravenna sono esposte le tavole originali del suo libro Pasolini. Il rapporto sofferto, dolente, ricco e profondo con un'icona culturale del Ventesimo Secolo. Pasolini riletto da Toffolo in un impossibile dialogo tra autori di diverse generazioni. Romanzo grafico, a cavallo tra cronaca e diario di viaggio, sugli scritti e le dichiarazioni di un intellettuale scomodo che ancora oggi, a trent'anni dalla morte, si rifiuta di aderire a categorie predefinite.
Presso il MAR, Museo d’arte della città (Via di Roma, 13), la mostra L’ombra di Peter Pan con le tavole originali di Dave McKean, Peter Kuper, Paolo Bacilieri e Gianluca Costantini.
La mostra di McKean si compone in gran parte di tavole tratte dal suo lavoro con Gaiman su Mr Punch, in cui l'affiatata coppia di artisti propone una summa dei rispettivi stili e modi di affrontare l'arte grafica. Gaiman presenta al pubblico i personaggi di Mr. Punch, il chiassoso e popolare burattino anglosassone derivato da Pulcinella, e Judy, la sua compagna, e crea una raffinata storia nella storia, una favola oscura che mescola l'infantile innocenza con l'oscurità degli adulti. In perfetta armonia con dialoghi e didascalie, McKean accompagna ogni pensiero di Gaiman con sofisticate immagini che superano il canonico concetto di vignetta e fumetto e fondono insieme abilità fotografica, gusto per la sperimentazione e puro disegno. Saranno inoltre esposte numerose tavole originali tratte da uno dei suoi lavori più noti Cages, una graphic novel scritta e disegnata da lui stesso sul duro mestiere dell’artista, che ha al centro il tema dell’ispirazione e della creatività, e con i testi dell’inseparabile Gaiman Signal to noise, la storia di un regista moribondo e del suo ipotetico ultimo film.
McKean nasce in Inghilterra nel 1963. I suoi lavori sono caratterizzati dalla commistione di varie tecniche quali disegno tradizionale, fotografia, collage, scultura e computer grafica. La sua carriera ha inizio con un fallimento: nel 1986 si reca a New York per un colloquio di lavoro come disegnatore di fumetti, che non ha esito positivo; tuttavia in quell'occasione incontra lo scrittore di testi, anche lui inglese, Neil Gaiman, con cui stabilirà un sodalizio che ancora continua. Gaiman lo coinvolge nella lavorazione di una breve graphic novel, Violent Cases pubblicata nel 1987. Nel 1988 pubblicano insieme il capolavoro Black Orchid. Tra il 1990 e il 1996 Dave McKean scrive e disegna il suo capolavoro: Cages (pubblicato in Italia da Macchia Nera nel 1999), una graphic novel sul tema dell’ispirazione e della creatività artistica, disegnata con uno stile molto scarno che ricorda le opere di José Muñoz e Lorenzo Mattotti.
Dalla collaborazione con Neil Gaiman nascono anche le graphic novel Signal to Noise nel 1992, la storia di un regista moribondo e del suo ipotetico ultimo film, Mr Punch e i libri illustrati per bambini The day I swapped my dad for two goldfish (1997 - In Italia: "Il giorno che scambiai mio padre per 2 pesci rossi" ed. Macchia nera, 2000) e Wolves in the wall (2003 - In Italia: "I lupi nei muri"ed. Mondadori, 2003). Ha inoltre illustrato, sempre con Gaiman, il libro Coraline (2002 - In Italia: "Coraline" - ed. Mondadori, 2003).
Durante la sua carriera, McKean ha realizzato anche numerose copertine di CD per artisti internazionali, copertine di libri, illustrazioni per The New Yorker, e contribuito alla realizzazione di pubblicità e piccole clip promozionali. Ha inoltre pubblicato due libri di fotografie.
Nel 2005 ha realizzato il suo primo lungometraggio, MirrorMask. La sceneggiatura scritta ancora in collaborazione con Gaiman prende vita sullo schermo con l'ausilio di tecniche miste, un incrocio tra ripresa dal vivo, animazione digitale e stop-motion.
Nell’esposizione di Kuper (50 tavole) sono insieme Diario di Oaxaca e La giungla, il romanzo più importante e di successo di Upton Sinclair; una denuncia delle misere condizioni di vita degli immigrati, costretti a lavorare in situazioni pericolose e anti-igieniche nelle fabbriche di inscatolamento del cibo confezionato. La potenza immaginifica delle illustrazioni di Kuper cattura l’intensità del romanzo di Sinclair, in un audace contrappunto fra testo e disegno.
Nel 2006 Kuper si trasferì per un periodo da New York a Oaxaca in Messico con la famiglia, per sfuggire alla metropoli caotica alla ricerca di un’oasi di pace, ma come scrive lui, Diario di Oaxaca è il risultato del trovarsi nel posto giusto al momento sbagliato. Infatti Oaxaca, cittadina solitamente tranquilla, fu teatro di violenti scontri tra le forze di polizia del Governo e gli scioperanti, in particolare insegnanti, che chiedevano maggiori garanzie e aumenti di stipendio.
Paolo Bacilieri espone 20 tavole del suo lavoro del 1996 The Supermaso Attitude, sulla terribile vicenda di Pietro Maso, che nel ’91 a 19 anni organizzò l’assassinio dei suoi genitori con la collaborazione di due amici, per acquisirne l’eredità. Un’opera che al momento della sua uscita, non passò sicuramente inosservata, per la tematica scottante, affrontata con toni ai limiti del grottesco e per il suo essere in controtendenza rispetto all’imperversare, in quegli anni, di manga e supereroi. Bacilieri si è documentato a lungo sugli atti processuali con l'aiuto dello psichiatra Vittorino Andreoli, anche lui personaggio del fumetto, ma il risultato artistico è tutt'altro che realistico e la sottile ironia del disegnatore affiora in tutte le pagine, nonostante la drammaticità della storia.
Bacilieri nasce a Verona nel 1965, diplomatosi presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna, lavora nel mondo dei comics dal 1982. Autore eclettico, sintetizza nella sua cifra personale il bagaglio di immagini del fumetto seriale e le soluzioni più azzardate dei comics underground.
Tra le sue opere: Barokko (1988-1995, Black Velvet), Durasagra (1994, Black Velvet), The Supermaso Attitude (Phoenix, 1996), alcuni albi delle serie Napoleone e Jan Dix (Sergio Bonelli Editore, 1999-2008), Zeno Porno (Kappa edizioni, 2005) e La magnifica desolazione (Kappa edizioni, 2007).
Gianluca Costantini, artista visivo e disegnatore di fumetti, vive e lavora a Ravenna. Come illustratore e autore di fumetti, pubblica su numerose riviste e quotidiani italiani fra cui "Il Nuovo Male", "Blue", "Il Manifesto", "Internazionale", e stranieri "Babel" (Grecia), "Kuhinja" (Serbia) e "WarWorldIII" (U.S.A.). Dal 2002 è direttore della rivista italiana di fumetti "inguineMAH!gazine" e cura diverse pubblicazioni di graphic novelist internazionali. A partire dai primi anni Novanta espone in numerose mostre collettive in tutta Europa; nei festivals di fumetto internazionali come Lucca Comics, Stribburger e Angouleme, in manifestazioni artistiche come la Biennale dei Giovani artisti dell'Europa e del Mediterraneo o in gallerie private italiane. Alcune delle ultime mostre personali sono state Political Comics (Atene, 2006), Banda desenhada politica (Lisbona, 2006), Sangue in Algeria (Perugia, 2008) e Channeldraw (Belgrado, 2008).
A Komikazen espone le 20 tavole di Sangue d’Algeria, un lavoro sulla guerra di liberazione algerina dal colonialismo francese, svoltasi dal 1954 al ‘62. In poche tavole, in cui il testo delle didascalie è parte integrante del disegno stesso, Costantini mette in scena con abilità la volontà di mostrare tutti gli aspetti della Guerra d’Algeria, senza aver la pretesa di creare un documento storico, ma incitando a leggere la storia diversamente, a prendere coscienza di una storia occultata dai francesi e dagli stessi algerini. La mostra è stata prodotto dalla Galleria Miomao di Perugia ed è stata esposta al Salon du Dessin Contemporain di Parigi nel marzo 2009.
Presso la Libreria Mirada (Via Mazzini, 83) la mostra Opus quotidianum di Gianluca Costantini in cui alcuni suoi lavori a carattere politico sono state scomposti e ricostruiti con la tecnica del mosaico dallo studio Koko mosaico di Ravenna.
Opus quotidianum – ripredendo il termine opus tipico di alcune tradizionali tecniche del mosaico - allude all'opera quotidiana di ricerca sul tradimento delle immagini riportate dai media, che ha impegnato Costantini da diversi anni. Le tavole dell’artista sono state poi tradotte in mosaico in una forma contemporanea e pop dallo studio Koko di Ravenna. Tutti i cartoni difatti sono tratti da immagini di "quotidiani" di vario genere, interpretati dalla linea sapiente del disegnatore ravennate.
La mostra fa parte inoltre del fitto calendario di Ravennamosaico, prima biennale del mosaico della città romagnola, e costituisce un punto di snodo tra nona arte e arte musiva. Un incontro peraltro piuttosto fruttuoso, visto che molte delle opere di artisti che si sono cimentati con questo medium hanno proprio un carattere pop e fumettistico. D’altro canto lo stesso Costantini si è diplomato all’Istituto D’Arte per il Mosaico Severini di Ravenna, che proprio quest’anno ha celebrato i suoi primi 50 anni.
L’Associazione Mirada (Mirada significa sguardo in spagnolo: risuona in questa parola la radice latina di miror, che significa anche stupirsi) nasce nel 1997, ma negli anni ha cambiato forma e sostanza. Da un’attenzione centrata soprattutto all’allestimento e alla creazione di percorsi museali ed espositivi, passa ad occuparsi di progettazione curatoriale, soprattutto nell’ambito del fumetto e dei giovani artisti.
Dal 2000 lavora in convenzione con il Comune di Ravenna, per il quale cura in toto le attività relative al GAI Giovani Artisti Italiani, occupandosi del concorso, delle mostre e della promozione dei giovani artisti del territorio.
Questa convenzione ha permesso di costituire un database di oltre 100 nominativi di artisti della Provincia di Ravenna, che hanno partecipato negli anni al concorso RAM: molte gallerie di tutta Italia, ma anche aziende private come Hera, hanno usufruito in questi anni del materiale raccolto dall’Associazione per realizzare iniziative espositive o per contattare gli artisti. Il concorso si è caratterizzato anche come momento per proporre progetti espositivi di autori giovani, ma già affermati: in questo senso sono stati proposti i lavori di Chiara Dynys, Joe Sacco, Marjane Satrapi, Aleksandar Zograf e molti altri. Le mostre in seguito sono state presentate in Italia e all’estero. La particolare attenzione suscitata dalle mostre di autori di fumetto hanno portato l’associazione a lavorare in questo settore con maggiore rigore e continuità, portando alla fine alla nascita nel 2005 del festival Komikazen 1° festival internazionale del fumetto di realtà. Mirada peraltro non collabora solo con istituzioni pubbliche, ma anche con singoli o privati. Guardare in questo senso è inteso come diversa modalità di narrare una storia: questo è l’obiettivo fondamentale della progettazione di Mirada.
- Uno Notizie Ravenna -
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