Il viceresponsabile dell'Italia dei Diritti per la Sardegna, Franco Carta, si schiera dalla parte dei giudici di Alghero, oggi in sciopero per la ventilata chiusura del tribunale. Il provvedimento del presidente Pietro Fanile prevede infatti un drastico alleggerimento del carico di lavoro della sezione distaccata di via Columbano, trasferendo molti procedimenti a Sassari.
A questo proposito Carta dichiara: "Penso che in qualsiasi circostanza i cui esista una regola -in tal caso un principio Costituzionale- ad essa bisogna attenersi: le famose eccezioni altro non fanno che delegittimare la regola che, in tal caso, non avrebbe più senso di esistere". Il trasferimento rappresenta il nodo centrale della protesta, poiché il cambio di sede rappresenterebbe una grave lesione dei principi costituzionali riguardo al giudice naturale.
"Nel caso specifico" prosegue l'esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro, "la Costituzione si oppone al cambio di sede in quanto distoglimento dal Giudice naturale precostituito per legge. Si può non essere d'accordo, ma la regola esiste e bisogna rispettarla".
Per il consiglio dell'Ordine degli avvocati la decisione presa è illegittima e la protesta continuerà anche attraverso il ricorso al Tar.
"Se il principio Costituzionale in causa" conclude Franco Carta "nel corso degli anni e in relazione al momento storico attuale ha perso parte del suo valore, non risultando più adatto alle esigenze odierne, sarebbe bene prenderlo in considerazione. Si può cercare di renderlo attuale intervenendo con delle modifiche, ma in seguito ad una discussione generale. Non credo che il Presidente del Tribunale di Alghero, anche se animato da buone intenzioni come quelle di ridurre gli sprechi e di far economia, possa prendere autonomamente decisioni del genere scavalcando la Carta Costituzionale".
- Uno Notizie Sassari -
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