Il bando per accedere ai contributi è stato pubblicato sul sito della Provincia (www.provincia.vt.it) il 2 ottobre 2009 e scade il 30 ottobre 2009.

Il finanziamento sarà attribuito ai comuni nel limite delle risorse disponibili, dopo la formazione di una graduatoria redatta da una commissione e stilata in base ai requisiti contenuti nel bando.

“La concessione del finanziamento – spiega l’assessore all’Ambiente Tolmino Piazzai -  finalizzato all’adeguamento delle isole ecologiche o ecocentri comunali e conseguentemente al raggiungimento, nonché all’ottimizzazione della raccolta differenziata sul territorio”.

Gli ecocentri o isole ecologiche sono delle aree comunali delimitate e circoscritte di grande importanza, in quanto ad essi è demandata la possibilità di una raccolta organizzata di tutti quei rifiuti che provengono dal ciclo urbano e assimilati in modo da ridurre il flusso dei rifiuti destinati a smaltimento e aumentare il riciclo e il recupero degli stessi. costituiscono una sorta di strutture “alternative” per alcune tipologie di rifiuti(ad esempio ingombranti, quando non esista un servizio domiciliare; ancora ad esempio, il verde derivante dalla manutenzione dei parchi e giardini, per gli elevati volumi in gioco).

“Questo bando – continua l’assessore Piazzai – segue quelli relativi alle attrezzature per la raccolta differenziata porta a porta a cui hanno partecipato 33 Comuni della Tuscia e a quello per le compostiere. In particolare sono state distribuite circa 8mila compostiere  che sicuramente daranno un impulso alla raccolta differenziata.
Quello che vorrei sottolineare – dice ancora – è che c’è stati un impegno costante della provincia per il potenziamento della raccolta differenziata su tutto il territorio. Un impegno sia economico che di indirizzo in linea con le direttive del piano provinciale del rifiuti. Inoltre attraverso l’azione congiunta di Provincia e Regione siamo giunti nella fase di adeguamento del sistema impiantistico e procediamo verso il consolidamento del sistema di raccolta differenzia come indicato nell’ultima direttiva dell’Unione europea”.