Tarquinia: ecco come perdere centinaia di posti di lavoro -
Nella città della Maremma Etrusca, sito Unesco, il cementificio porterà altro inquinamento e non darà i posti di lavoro promessi dai politicanti.
Il nostro territorio, nella Maremma Etrusca, già colpito duramente dalle emissioni inquinanti della centrale Enel di Montalto di Castro e di quella riconvertita a carbone di Civitavecchia, adesso avrà un nuovo impianto: il mega cementificio che si vuole realizzare nella nuova area industriale di Tarquinia.
La classe politica locale non è in grado di difendere la salute dei cittadini, accetta supinamente impianti di questo genere e pensa solo a introitare nelle casse comunali i soldi delle compensazioni economiche elargiti a larghe mani dall’ente elettrico per la riconversione a carbone.
Per far digerire l’ennesimo “schiaffo” alla salute dei cittadini, si sbandiera ai quattro venti che nel cementificio troveranno lavoro tante persone.
Basta allungare lo sguardo nella vicina Montalto di Castro dove si è consentito tre anni fa di impiantare una struttura del genere.
All’epoca furono promessi 120 posti di lavoro, mentre oggi in quel cementificio ci lavorano appena una quindicina di persone!
Oltre al danno per la salute e l’ambiente, anche la beffa a quei disoccupati ai quali era stato ventilato il miraggio di un posto di lavoro.
Il problema per questo territorio rimangono i politici che in campagna elettorale promettono di difendere la salute e appena eletti tradiscono gli elettori e accettano i soldi delle compensazioni.
Da politici così possiamo aspettarci di tutto.
Associazione ambientalista Fare Verde – Tarquinia
- Uno Notizie Tarquinia ( Viterbo ) -
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