L’attività industriale si svolge all’interno di 53 stabilimenti 42 dei quali in provincia di Viterbo.
Cersaie, il salone internazionale della ceramica per l’architettura e dell’arredobagno tra i più prestigiosi al mondo, apre i battenti inaugurando la sua ventisettesima edizione con numeri da record. Da oggi fino a sabato prossimo sarà possibile visitare, in tutti i suoi 176 mila metri quadrati di esposizione, stand allestiti da aziende provenienti dai cinque continenti.
L’indiscusso prestigio dell’evento, che richiama ogni anno migliaia di visitatori e addetti ai lavori, ha fatto registrare, per questa edizione 2009, il tutto esaurito.
A confermare il trend positivo, la forte presenza della Tuscia che, anche quest’anno, detiene il record di presenze. Sono infatti 42 su 53 gli stabilimenti occupati dalle quarantaquattro aziende viterbesi partecipanti. Solo una ha sede nel capoluogo. Ben ventinove aziende espongono prodotti igienico-sanitari. Tra queste più della metà hanno sede a Civita Castellana. Le restanti quattordici, invece, mostrano il meglio del mosaico, piastrellato, rubinetteria, arredamento, apparecchiature, complementi e oggettistica per il bagno.
L’elevata presenza della Tuscia a Cersaie è ulteriore conferma di una realtà territoriale dove la lavorazione della ceramica sanitaria è fissata a livelli molto alti: basti pensare che più dell’80% delle aziende produttrici di ceramica sanitaria sono dislocate nel distretto di Civita Castellana che, insieme ai comuni limitrofi di Castel Sant’Elia, Fabrica di Roma e Corchiano, compone il più grande polo produttivo d’Italia. Questo equivale a 43 stabilimenti su 51 totali, secondo le stime di Confindustria 2008, e ad un fatturato pari a circa la metà del Prodotto interno lordo di tutta la provincia di Viterbo.
Ecco spiegati i numeri record di Cersaie e soprattutto il motivo per cui, in tempi di crisi come questi, è fondamentale esserci. “Ogni crisi crea delle opportunità e la fiera, che insieme all’ISH di Francoforte è la più rinomata a livello internazionale, rappresenta la giusta vetrina per far conoscere i nuovi prodotti”. Commenta così Mei Dimitri, amministratore delegato della Galassia S.p.a, l’importanza di Cersaie in questo momento di forte instabilità economica. “La fiera – prosegue - è il biglietto da visita internazionale in cui l’azienda propone nuovi prodotti non solo per il mercato domestico ma anche in vista di particolari mercati in espansione”. Non è sfuggito in effetti la metamorfosi stilistica di cui si è resa protagonista la ceramica sanitaria negli ultimi anni. Da mero prodotto di servizio, va delineandosi sempre più come un vero e proprio complemento d’arredo. La cura e la ricercatezza delle forme segue fedelmente i diktat della moda del momento. Non a caso molte aziende si affidano alla matita di illustri architetti e designer famosi per creare prodotti dalle linee sempre più ricercate. Le fogge artistiche spaziano dal tondo classico, al quadrato, al rettangolare con richiami classici, moderni o futuristici. Le linee sposano la funzionalità grazie all’istallazione sospesa, in appoggio, semincasso, incasso, o su colonna. Anche i colori seguono i trend del momento per offrire alla clientela un prodotto sempre all’avanguardia del buon gusto. La perfetta sinergia con cui si è mosso l’intero comparto negli anni ha permesso la creazione di prodotti per il bagno sempre più apprezzati a livello internazionale. Mentre la grande abilità e maestria adoperate nella lavorazione della materia prima hanno contribuito a rendere la ceramica sanitaria il fiore all’occhiello del made in Italy, sempre più apprezzato all’estero.
“Puntare al mercato internazionale è fondamentale, soprattutto in direzione di Paesi che risultano essere trainanti per l’economia”, conclude Mei. Ad oggi, infatti, è l’Unione Europea la principale area di sbocco del mercato della ceramica nazionale, dove la percentuale export sfiora ben il 70%.
Alessandra Sorge
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