8 agosto 2008. E' arrivato il grande giorno.
Iniziano le Olimpiadi 2008, quelle che tutti ricorderanno come le Olimpiadi della Cina, dove i diritti umani sono troppo spesso calpestati senza vergogna.
In un Paese come questo si è deciso di svolgere la competizione mondiale di sport in assoluto più importante, i Giochi Olimpici appunto.
I diritti umani, si diceva, che con valori fondamentali dello sport, quali lealtà, rispetto e fratellanza, dovrebbero andare a braccetto automaticamente.
Eppure stavolta meno che mai.
Veleni e odii viscerali emergono e si alimentano, di giorno in giorno.
Alla vigilia dell'apertura dei giochi, sul web è stato appena scoperto un altro video, attribuito a un gruppo islamico cinese, in cui si minacciano attentati in occasione dell'apertura dei Giochi.
il presidente americano, Bush, nel frattempo ha ferocemente criticato il governo cinese dicendo che "il popolo cinese merita le libertà fondamentali, diritto naturale di ogni essere umano".
Non si è fatta attendere la risposta stizzita del portavoce del ministero degli Esteri cinese, Qin Gang, ha replicato che "i cittadini cinesi hanno libertà di religione in accordo con la legge". "Noi - ha proseguito il portavoce - abbiamo sempre insistito sul fatto che dobbiamo portare avanti un dialogo sulla base del rispetto reciproco e della parità".
Insomma grande tensione e tutto meno che sport e i valori sopra riportati.
E certamente la situazione non è distesa nemmeno tra tutti gli altri partecipanti all'evento.
Corea del Nord e del Sud sfileranno separate alla cerimonia inaugurale dei Giochi Olimpici di Pechino 2008.
Nelle ultime due edizioni (2000 e 2004) le due delegazioni coreane marciarono unite sotto la stessa bandiera.
Molti atleti partecipano alla manifestazione ma con "riserva", cioè manifestando il loro dissenso al governo cinese, come ad esempio ha fatto la nota atleta tedesca, Imke Duplitzer, che ha annunciato di non prendere parte alla cerimonia inaugurale dei Giochi per protesta contro il mancato rispetto dei diritti umani in Cina.
Concludiamo riportando la parte finale di una bella intervista fatta da Radio Vaticana alla nostra grandissima Sara Simeoni, campionessa di salto in alto degli anni '70 e '80.
A domanda su cosa ne pensa di tutta questa situazione che si è creata intorno a questo evento, la Simeoni risponde:
"A problemi così importanti bisognerebbe pensarci prima e non poi dare delle responsabilità allo sport, perché non è lo sport quello che può risolvere tutto. Anche perché mi sembra che i potenti del mondo siano tutti lì. Quindi, speriamo che oltre a guardare le Olimpiadi, siano lì anche per discutere con il Paese ospitante di questi problemi e trovare delle soluzioni che possano andar bene per tutti."
Cristiano De Amicis
PROGRAMMA DELLA INAUGURAZIONE
ore 14,10 italiane, diretta su RaiDue per assistere alla cerimonia d'apertura dei Giochi Olimpici 2008.
Per questa 29esima edizione il rappresentante azzurro sarà Antonio Rossi, il canoista 40enne, alla sua quinta Olimpiade. Dietro di lui altre 599 persone, tra atleti e tecnici che costituiscono la squadra italiana.
Ad aprire la sfilata delle squadre, nello stadio del Nido di Pechino, sarà la Grecia, patria natale dei Giochi, a chiudere poi la Cina, squadra ospitante.
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