MICHAEL JACKSON, LE ULTIME ORE PRIMA DELLA MORTE - La ricostruzione delle ultime ore di vita Michael Jackson si fa sempre più precisa e, per certi versi, sempre più inquietante. Da quanto sta emergendo dalle numerose testimonianze raccolte dagli inquirenti, Michael Jackson nella notte tra 24 ed il 25 giugno non riusciva a prendere sonno a causa dello stress accumulato durante le prove per lo show che stava preparando.
Chiede al suo medico di fiducia, il dottor Murray, che gli venga somministrato del Propofol, un anestetico che apparentemente è l'unica cosa che riesce a far dormire Michael.
Murray, preoccupato per la dipendenza che la pop star sta raggiungendo per il Propofol, glielo nega e gli somministra una dose di valium.
Tuttavia Michael, nel cuore della notte, richiama Murray implorandolo di dargli del Propofol, in quanto il valium non ha sortito alcun effetto.
Nell'arco di poche ore Jackson assume cinque dosi differenti di sedativi (valium, lorazepam, midazolam) col risultato che ha passato la notte in bianco.
Solo alla fine di tutti questi tentativi, e sotto le insistenze sempre più pressanti di Jackson, il dottor Murray si sarebbe convinto a somministrargli una dose di Propofol, regalando a Michael quella pace che non era riuscito a trovare lungo tutta quella interminabile notte. Una pace che risulterà eterna purtroppo.
Infatti, Jackson subisce un arresto cardiaco e muore.
Il dottor Murray, dunque, si dichiara costretto dagli eventi. Tuttavia, rischia una pesantissima condanna per omicidio colposo, anche perchè c'è da spiegare il perchè abbia atteso così tanto tempo prima di chiamare i soccorsi sanitari.
Infatti, quando questi sono arrivati, Jackson era deceduto già da oltre 45 minuti.
Commenti |
||
nessun commento... |