Folclore, dimostrazioni pratiche sul campo, musica, danze e degustazione di prodotti tipici locali gli ingredienti per la riuscita della festa svoltasi al Parco delle Ginestre a Viterbo.
Numerosi e graditissimi gli ospiti che, in allegria, hanno partecipato alla “FESTA DELLA TREBBIATURA”, rievocazione storica di usi e costumi locali. Un ritorno simbolico al passato vissuto nell’attualità per gratificare la presenza dei convenuti, non solo viterbesi.
La trebbiatura infatti, ora come allora, propone l’attività conclusiva del raccolto nelle varie fasi di battitura delle fascine, separazione della granella del frumento dalla paglia e dalla pula, concia del grano per finire con la raccolta del grano medesimo nel contenitore apposito.
E’, altresì, il momento di verificare le condizioni del maggese, testare le condizioni del terreno, renderle ottimali affinchè particolari microrganismi facilitino la crescita dell’humus naturale per il prossimo raccolto.
La manifestazione e’ stata realizzata con il contributo della Camera di Commercio, dell’Assessorato alla cultura, della Provincia, del Comune di Viterbo e della Regione Lazio.
Notate la presenza di UnoNotizie.it, giornale online, grande sostenitore della manifestazione, nonchè della Banca di Credito Cooperativo di Roma – Agenzia di Viterbo di recentissima apertura - oltre a numerosi sponsors privati, soprattutto del settore agricolo, e di tutti coloro che hanno dato credito all’evento mettendo a disposizione macchine agricole d’epoca, di proprietà di imprenditori del settore come i collezionisti Francesco e Renzo Sanna.
II parroco della Parrocchia di San Leonardo Murialdo ha impartito la benedizione agli ospiti ed ha avuto parole di elogio per gli organizzatori della Festa, che, ormai, si configura una piacevole tradizione locale.
Animatori della manifestazione, fra altri, Maria Mutolo e la deliziosa Signora Teresa Sanna, ambedue infaticabili. Con amabilità e il sorriso, hanno dispensato accortezze ai convenuti e, da perfette padrone di casa hanno reso piacevole la serata.
Si sono coniugati, in perfetta amalgama, ma proiettati nel futuro, passato e presente per ricordarci della disponibilità alla fatica, all’amore per la terra, al rispetto della natura, come ricordato dalla presenza di Accademia Kronos, che da sempre propone il rispetto dell’Ambiente, all’esaltazione dei valori della Famiglia come dai dettami della cultura della Chiesa.
Hanno allietato la serata il Gruppo di ballo “ Movimento”, i cui abiti dei ballerini sono stati realizzati dall’Azienda Sartoriale – Coffin & Muffin; L’associazione “ Tuscia Dialettale”; la Corale parrocchiale “ S.Leonardo Murialdo;
Un cenno particolare all’esibizione della corale parrocchiale S. Leonardo Murialdo, costituita nell’anno 2005, il cui coro è magistralmente diretto da Luigia Fratoni, non dimenticando di premiare, altresì, le voci dell’intera compagine del coro, il maestro Augusto Grottanelli con un grazie a Don Ignazio Martelletto che segue da vicino le evoluzioni della corale.
Un valore aggiunto alla serata il senso poetico all’elogio del lavoro dei campi proponendo una lirica sulla trebbiatura di Enrico Panzacchi che riporto di seguito.
Auguri ed un arrivederci al prossimo anno.
Michelangelo Mantovano
Trebbiatura
Meriggio. La macchina trebbia
Ansando con rombo profondo.
Il grano,rigagnolo biondo,
giù corre. Nell’aria è una nebbia
sottile. Sogguarda per l’aia
il nonno, con faccia rubizza.
Nell’aria una rondine guizza,
radendo la bassa grondaia.
E intanto, che ressa sul ponte
Tra i mucchi di spighe e di paglia,
col sole che gli occhi abbarbaglia,
col sole che affuoca ogni fronte!
Le donne di rosse pezzuole
Avvolgon le trecce sudanti.
Non s’odon né risa né canti.
Ma il nonno:”Su allegre, figliuole”
Enrico Panzacchi
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