ROMA (UnoNotizie.it)
“L’incendio doloso che ha devastato l’impianto di raccolta e selezione dei vestiti usati gestito da L’Ape Maia è un atto criminale contro un’attività di grande valore economico e sociale”. Lo afferma in una nota Enrico Fontana, Capogruppo della Sinistra alla Regione Lazio.
“L’obiettivo è chiaro: mettere le mani su un mercato che storicamente fa gola alla camorra - denuncia Fontana - E bastano pochi dati per spiegare il giro di affari che stuzzica l’appetito delle mafie: l’Ape Maia gestisce 500 cassonetti per la raccolta di vestiti usati, che fruttano 200quintali di vestiario riciclabile al giorno, con un valore di mercato di 35 centesimi al chilo. Stiamo parlando di circa 200mila euro al mese. E attentato avviene in un periodo ben preciso, ovvero quando le famiglie romane effettuano il tradizionale cambio di stagione”.
“In attesa che la magistratura faccia pienamente luce sull’accaduto - dice Fontana - La Regione Lazio deve impegnarsi per garantire alla cooperativa Ape Maia e alle atre ad essa collegata di continuare a svolgere da subito la propria attività. Anche perché ci sono 50 persone che rischiano di perdere il posto di lavoro”.
- Uno notizie Roma -
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